Invito per salotto del 16 e 18 marzo

 

  Comunicato stampa – Invito per il Salotto culturale (9 e 11 Marzo 2016)

Il 16 Marzo 2016 alle ore 17,45 il Salotto culturale “Prospettiva Persona”  in Via N. Palma 33, in Teramo (con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata)  presenta  la rubrica     ”  “In contento ed allegria” a cura di Emilia Perri “, che presenta : La Cenerentola di Rossini, con ascolto di alcuni brani scelti

Approfondimento

La Cenerentola, ossia La Bontà in trionfo, Dramma giocoso in due atti su libretto di Giacomo Ferretti, fu rappresentata per la prima volta al Teatro Valle di Roma il 25 gennaio 1817.

Come suggerisce il nome, il soggetto dell’Opera è tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault; in realta, più ancora che alla favola, il testo del romano Jacopo Ferretti si rifà ad altri due libretti d’opera: “Cendrillon” di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e “Agatina, o la virtù premiata” di Stefano Pavesi per Francesco Fiorini (1814).
Il riferimento principale però è quello alla favola di Charles Perrault, soprattutto per ragioni morali: a differenza di alcune versioni più aspre e violente del racconto, lo scrittore francese enfatizzò nella sua favola gli elementi del perdono e della virtù. Valori molto vicini alla sensibilità del tempo e certamente graditi al vaglio Pontificio.
Sullo sfondo della vicenda, però, fa capolino una società degradata, calata a pennello nell’atmosfera romana di quegli anni, pervasa dalla corruzione, da una nobiltà decadente e scialacquante, da gravi disagi tra i ceti sociali più poveri.
Sotto le spoglie di un buonismo (obbligato dalla pesante censura pontificia), si intravede la lettura sarcastica di una fiaba amara più che zuccherosa.
La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi (già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia), interpretò il ruolo di Cenerentola.
Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere di Siviglia, fu un insuccesso. Solo dopo alcune recite, l’opera incontrò il favore del pubblico, diventando molto popolare, sia in Italia che all’estero.

Venerdì 18 marzo 2016  alle ore 17,45  il Salotto culturale “Prospettiva Persona”  nei locali di Via N. Palma 33  a Teramo  continua gli appuntamenti del Venerdì dantesco,  nel 750 della nascita del poeta, a cura di Benedetto di Curzio, con esame critico e lettura del   canto XXXI dell’Inferno

Argomento del Canto

Dante e Virgilio si avvicinano al pozzo che circonda il lago di Cocito (IX Cerchio). I giganti; incontro con Nembrod. Incontro con Fialte. Discorso di Virgilio ad Anteo, che depone i due poeti sul fondo del pozzo.
È il pomeriggio di sabato 9 aprile (o 26 marzo) del 1300, dopo le tre.

Dopo la dolorosa rotta, quando
Carlo Magno perdé la santa gesta,
non sonò sì terribilmente Orlando…
La faccia sua mi parea lunga e grossa
come la pina di San Pietro a Roma,
e a sua proporzione eran l’altre ossa…
Così disse ‘l maestro; e quelli in fretta
le man distese, e prese ‘l duca mio,
ond’Ercule sentì già grande stretta…

G. Stradano, I giganti (1587)