Invito per salotti del 2 e 4 dicembre 2015

Comunicato stampa – Invito per il Salotto culturale (2 e 4 dicembre 2015)

Il giorno 2 dicembre 2015 alle ore 17,45 il Salotto culturale “Prospettiva Persona” ( con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata) propone il ciclo “I poeti e la Fede”, a cura di Modesta Corda.

  

Approfondimento

La Controriforma è la reazione della Chiesa cattolica alla riforma protestante ed è importante per comprendere la vita e le opere di Torquato Tasso, che furono senza dubbio segnate da questa. La volontà di aderire ai principi della Controriforma è ciò che spinge Tasso a comporre un poema eroico cristiano. Inserisce inoltre all’interno elementi del fantastico propri della religione cristiana. Tasso nel comporre la Gerusalemme abbandona la finalità edonistica che aveva caratterizzato le sue opere precedenti come la commedia pastorale Aminta, a favore di una finalità educativa, che si giustifica all’interno del quadro culturale del secondo Cinquecento, che si può considerare un periodo di passaggio dalla libertà di espressione delle corti della prima metà del secolo a un’epoca di maggior controllo e timore degli intellettuali. Questo clima di tensione crea dubbi nell’animo di Tasso sulla liceità del contenuto della sua opera, al punto che si autodenuncerà all’Inquisizione di Ferrara. Questo gesto provoca nel Duca di Ferrara molti timori, egli infatti vuole evitare l’attenzione e il controllo del Vaticano sul suo piccolo ducato. Tasso sottopone il suo poema alla revisione di otto intellettuali e studiosi, come Sperone Speroni. Si evidenzia in questi suoi atti la duplicità del poeta, che se da un lato respinge critiche e richiami, dall’altro va in cerca di revisioni e commenti altrui. Questa insicurezza e problematicità sono presenti anche nel contenuto dell’opera: la rappresentazione della sensualità, dell’erotismo e del male creano a Tasso diverse difficoltà e preoccupazioni di infrangere i principi della Controriforma. Tutto questo porta Tasso alla revisione dell’intero poema e all’eliminazione di passi interi, giudicati dal poeta troppo licenziosi. L’opera e la vita di Tasso non possono essere comprese appieno, se non alla luce delle intemperie culturali che caratterizzano l’Italia nella seconda metà del XVI secolo.

Venerdì 4 dicembre 2015  alle ore 17,45  il Salotto culturale “Prospettiva Persona” nei locali di Via N. Palma 33 a Teramo continua  il Venerdì dantesco, nel 750 della nascita del poeta a cura di Benedetto di Curzio, con esame critico e lettura del   canto XX.

 

Approfondimento Argomento del Canto

Visione della IV Bolgia dell’VIII Cerchio (Malebolge), in cui sono puniti gli indovini. Virgilio indica a Dante Anfiarao, Tiresia, Manto, Arunte, Euripilo, Michele Scotto, Guido Bonatti e Asdente. Spiegazione di Virgilio sull’origine di Mantova. È la mattina di sabato 9 aprile (o 26 marzo) del 1300, verso le sei.

Come ‘l viso mi scese in lor più basso, mirabilmente apparve esser travolto ciascun tra ‘l mento e ‘l principio del casso… “…Manto fu, che cercò per terre molte; poscia si puose là dove nacqu’io; onde un poco mi piace che m’ascolte…” “… Euripilo ebbe nome, e così ‘l canta l’alta mia tragedìa in alcun loco; ben lo sai tu che la sai tutta quanta…”

S. D’Antonio