Invito per il Salotto del 3 e 5 febbraio 2016

Comunicato stampa – Invito per il Salotto culturale (3 e 5 Febbraio 2016)

Il 3 febbraio 2016 alle ore 17,45 il Salotto culturale “Prospettiva Persona”  in Via N. Palma 33, in Teramo (con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata)  presenta Il Docufilm d’autore, “Eroi di Vilnius”, con introduzione e commento del regista Luigi Boneschi

“ I militi ignoti della fede”, di Pupi Avati, il viaggio nei paesi dell’Europa orientale che riporta alla luce le storie di uomini perseguitati per la loro fede durante il regime sovietico e che Giovanni Paolo II definì appunto “I militi ignoti della fede”.

 Un dramma misconosciuto, una pagina sottovalutata nella pubblicistica sugli orrori del 900: la persecuzione dei cristiani e delle religioni nei paesi del socialismo reale.

È il tema dei documentari “I militi ignoti della fede” appena trasmessi su Tv2000 e prodotti da Pupi Avati.

Il filmato della serie, “Eroi di Vilnius”, verrà introdotto e commentato dal regista Luigi Boneschi.

 

 

 

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Venerdì 5 febbraio 2016  alle ore 17,45  il Salotto culturale “Prospettiva Persona”  nei locali di Via N. Palma 33  a Teramo  riprende ilconsueto Venerdì dantesco,  nel 750 della nascita del poeta, a cura di Benedetto di Curzio, con esame critico e lettura del canto XXV dell’Inferno

 

G. Stradano, Le metamorfosi dei ladri

È la mattina di sabato 9 aprile (o 26 marzo) del 1300, verso mezzogiorno.

 

Lo mio maestro disse: “Questi è Caco,che, sotto ‘l sasso di monte Aventino,di sangue fece spesse volte laco… “Poi s’appiccar, come di calda cerafossero stati, e mischiar lor colore,né l’un né l’altro già parea qual era…Taccia Lucano omai, là dove toccadel misero Sabello e di Nasidio,e attenda a udir quel ch’or si scocca…

 

Argomento del Canto

Ancora nella VII Bolgia dell’VIII Cerchio (Malebolge), in cui sono puniti i ladri. Incontro col centauro Caco. Dante e Virgilio vedono cinque ladri di Firenze, ovvero Cianfa Donati, Agnello Brunelleschi, Buoso Donati, Puccio Sciancato e Fracesco dei Cavalcanti; alcuni di loro subiscono orrende metaformosi.

                                                     Ingresso libero