Comunicato stampa – Invito per Mercoledì 27 Marzo 2019 : I Catulli carmina di Carl Off a cura di Margherita Di Francesco

Mercoledì 27 Marzo 2019, alle ore 17,45, il Salotto culturale “Prospettiva Persona”(con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali,  la Caritas della Diocesi di Teramo Atri)  nei locali  provvisori di Via Vittorio Veneto 11, nella Sala Caritas al primo piano,  a Teramo  presenta la rubrica  guida all’ascolto con attenzione a Carl Off, Carmina Catulli,

a cura di Margherita Di Francesco

 

La cittadinanza è invitata a partecipare

 Approfondimento

 I Catulli Carmina (Ludi Scaenici) sono una cantata di Carl Orff composta fra il 1940 e il 1943. L’opera è composta dai testi di Catullo, il poeta romano del I secolo a.C., e da Orff stesso nell’apertura. I Catulli Carmina rappresentano la seconda cantata dei Trionfi, il trittico musicale che comprende anche i Carmina Burana, Trionfo di Afrodite e, appunto, i Catulli Carmina. L’opera è scritta per soprano e tenore soli, un coro misto, e un’orchestra interamente percussiva – il che è forse ispirato da Les Noces di Stravinskij – composta da quattro pianoforti, timpani, grancassa, 3 tamburelli, triangolo, nacchere, maracas, piatti sospesi e crash, cimbali antichi (senza altezza specificata), tam-tam, litofono, Metallofono, 2 glockenspiel, un blocco di legno, xilofono e uno xilofono tenore.

L’opera è un altro memorabile esempio dell’eclettico utilizzo di Carl Orff dell’orchestra, delle percussioni e dell’azione sul palco. Il ruolo dell’orchestra è limitato solo nel quadro iniziale della storia, mentre nella porzione centrale, con i testi di Catullo, i solisti sono solo accompagnati dal coro (canto a Cappella) che imita la presenza del coro greco. Musicalmente parlando, l’opera è un allontanamento stilistico dai toni romantici dei Carmina Burana, composta da una continua, ossessiva ripetizione di melismi, di frasi musicali, cadenzati ritmi sincopati, che in parte avevano anche contraddistinto l’opera precedente. Gli studiosi hanno ampiamente discusso circa il motivo per cui questo è un lavoro meno noto rispetto al suo predecessore, fin dalla sua comparsa. La maggior parte di loro è giunta alla conclusione che, con la caduta della Germania nazista e la depressione d’Europa all’indomani della seconda guerra mondiale, semplicemente non ha avuto l’opportunità di essere presentata al grande pubblico, e il dinisteresse che ha avuta allora, perpetra ancor oggi; infatti è una delle opere meno eseguite di Orff.