Il 3 maggio 2017 alle ore 18,30 nei locali provvisori di Via N. Palma 31, il Salotto culturale “Prospettiva Persona” (con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata), continua i mercoledì del salotto con la rubrica ” Incontro con il Romanzo”” con la presentazione di Piccolo Mondo Antico di Antonio Fogazzaro a cura di Elisa Di Biagio
Approfondimento
Piccolo mondo antico è un romanzo scritto da Antonio Fogazzaro nel 1895. Generalmente considerato il suo capolavoro, è il quarto dei suoi romanzi; ne seguiranno altri tre, con il seguito della vicenda: Piccolo mondo moderno, Il santo, Leila.
La vicenda si svolge tra il 1852 e il 1859 a Valsolda e nei piccoli paesi limitrofi del comasco. Franco Maironi (giovane di idee liberali), appartiene a una famiglia nobile di Valsolda. L’uomo abita insieme con sua nonna, una marchesa austriaca. Franco è soprannominato “el scovin d’i nivol” (lo scopanuvoli) poiché è alto, magro, con gli occhi chiari e presenta capelli fulvi e irti. Franco infrange le regole della nobiltà decidendo di chiedere la mano di Luisa Rigey, ragazza che proviene da una famiglia modesta. La nonna è contraria a questo matrimonio e minaccia di voler diseredare il nipote. I due giovani però riescono, nonostante tutte le avversità, a coronare il loro sogno d’amore e si trasferiscono ad abitare a Oria, sul lago di Lugano. Insieme con loro a trascorrere le giornate, il vecchio imperial, regio ingegnere Piero Ribera. Dopo un po’ di tempo, Luisa dà alla luce una bella bambina, chiamata Ombretta Pipì.
I due coniugi però sono sempre un po’ in contrasto tra loro a causa di evidenti differenze caratteriali e psicologiche. Iniziano le prime scaramucce quando Franco decide di non impossessarsi di un vecchio testamento, venuto alla luce improvvisamente e tale da spossessare sua nonna, la marchesa. Franco preferisce non approfittare della situazione per carità cristiana, mentre la moglie è di diverso parere e vorrebbe servirsi del testamento a suo favore. All’inizio, Franco vive alle spalle dello zio dedicandosi alla poesia, alla musica e al giardinaggio. Solo in seguito, dopo che lo zio Piero viene licenziato dal governo in quanto funzionario infedele all’Austria, Franco decide di partire alla volta di Torino. Qui trova occupazione in un giornale ed entra in stretto contatto con gruppi di patrioti.
Franco ritorna a casa dalla sua amata Luisa e da sua figlia. A metterci lo zampino, però, stavolta è la sorte che regala ai due coniugi un brutto dispiacere. Un giorno, a causa di una terribile fatalità, la loro bimba affoga nel lago, gettando nel completo sconforto Luisa che, per la tragedia, perde ogni desiderio di vita. Franco invece si rifugia nella fede per superare questo drammatico momento. Il giovane si vede nuovamente costretto a ripartire per Torino essendo braccato dalla polizia austriaca poiché è considerato un facinoroso e pericoloso patriota. Nel frattempo, la marchesa, che si era comportata male con il nipote, cambia idea e cerca con convinzione di rimediare ai suoi errori. Franco però rifiuta ogni riconciliazione con la donna quando si accorge che in realtà non è mossa da generosità verso lui, ma dalla paura della dannazione eterna»
tratto da
(http://cultura.biografieonline.it/riassunto-piccolo-mondo-antico/)