Comunicato stampa invito per il Salotto culturale del 17 maggio 2017

Comunicato stampa – Invito

Il 17 Maggio 2017 alle ore 18,30 nei locali provvisori di Via N. Palma 31, il Salotto culturale “Prospettiva Persona” ( con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata), continua i mercoledì del salotto con la rubrica “Reading ai confini della realtà “, dando attenzione allo scrittore italiano Dino Buzzati, a cura della prof.ssa Lucia Pompei

 

 

Approfondimento

Dino Buzzati nasce il 16 ottobre 1906 a San Pellegrino, nei pressi di Belluno. Sin dalla giovinezza si manifestano in lui gli interessi, i temi e le passioni del futuro scrittore, ai quali resterà fedele per tutta la vita: la poesia, la musica (studia violino e pianoforte e non bisogna dimenticare che in futuro scriverà anche alcuni libretti d’Opera), il disegno, e la montagna, vera compagna dell’infanzia, a cui è anche dedicato il suo primo romanzo, “Barnabo delle montagne”.

A soli quattordici anni rimane orfano dell’amato padre, il quale si spegne a causa di un tumore al pancreas. L’evento sconvolge così tanto il piccolo Buzzati che per molto tempo vivrà nell’ossessione di essere colpito dallo stesso male. Al liceo Parini di Milano, aveva conosciuto Arturo Brambilla; i due amici si cimentano anche in duelli di scrittura. Con lui inizierà una fitta corrispondenza che continuerà sino alla prematura morte di Brambilla. In questi anni Buzzati scopre l’interesse per la cultura egizia (nelle lettere con Brambilla si firmerà a lungo Dinubis) e per Arthur Rackham. Terminati gli studi superiori Buzzati inizia a mostrare il desiderio di scrivere un romanzo. Si iscrive a giurisprudenza per assecondare la volontà della famiglia . Dopo la laurea il mondo intellettuale italiano si accorge di lui attraverso il Corriere della Sera, dove fece il praticandato per divenirne poi redattore e inviato. Nel 1933 pubblica il suo primo romanzo intitolato Bàrnabo delle montagne, cui segue nel 1935 Il segreto del Bosco Vecchio. Il più grande successo arriva nel 1940 con Il deserto dei Tartari, romanzo dal quale Valerio Zurlini trarrà l’omonimo film. L’attività di scrittore di Buzzati, occorre sottolineare che sarà sempre affiancata da quella di giornalista. Tra i suoi ultimi scritti troviamo I miracoli di Val Morel del 1971. I temi principali affrontati da Buzzati nelle sue opere sono i sentimenti della paura, dell’ansia, dell’angoscia, la magia, il trascendente; unico grande protagonista rimane il fato, unico giudice e arbitro delle vite umane.
Il genere a cui si può far rientrare la letteratura di Buzzati è il genere fantastico, a volte tendente all’horror.
Il 28 Gennaio 1972, per un tumore al pancreas, muore nella città di Milano.