Mercoledì 29 Maggio 2019, alle ore 17,45, il Salotto culturale “Prospettiva Persona”(con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali, la Caritas della Diocesi di Teramo Atri) nei locali provvisori di Via Vittorio Veneto 11, nella Sala Caritas al primo piano, a Teramo, presenta
Omaggio a Rossini a 150 anni dalla morte,
cura di Emilia Perri
La cittadinanza è invitata
Approfondimento
Gioachino Rossini, nato a Pesaro il 29 Febbraio 1792, chiamato dagli ammiratori, il “Cigno di Pesaro” musicò decine di opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie.
Era di semplici origini: il padre era suonatore nella banda cittadina e nelle orchestre locali, mentre la madre, Anna Guidarini, era una cantante di discreta bravura che trasmise al figlio la passione del canto e della musica.
Fra le opere che ebbero il maggior successo e che ancora vengono rappresentate ricordiamo: “Il Barbiere di Siviglia” (1816), “La gazza ladra” (1817), “La Cenerentola” (1817), “Semiramide” (1923) ed il “Guglielmo Tell”, rappresentato a Parigi il 3 agosto 1829 con il titolo di “Guillaume Tell” che fu l’ultima sua opera.
Rossini, a 37 anni, all’apice del successo quale compositore di opera lirica, smise di scrivere musica “profana” dedicandosi allo “Stabat Mater” scritto fra il 1832 e il 1839 nella pace della campagna parigina di Passy.
Il successo di quest’ultimo lavoro regge il confronto con i risultati ottenuti nell’opera lirica, ma è anche l’inizio dei lunghi anni di isolamento, durante i quali Rossini compone innumerevoli brani di musica da camera, sonate e composizioni per pianoforte, prima della sua morte avvenuta a Parigi il 13 Novembre 1868.
I capolavori di Gioachino Rossini, alcuni dei quali riportati in auge, con l’interpretazione di Maria Callas, sono ritornati ormai stabilmente nel repertorio e vengono rappresentati dai maggiori teatri lirici.