Presentazione


Dalla esperienza personale alla fondazione di un Centro di cultura indipendente 

L’associazione non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione sociale rispettosa dei diritti inviolabili della persona e ispirata ai principi del rispetto della pluralità di prospettive e delle pari opportunità tra uomini e donne.

I membri del Centro Ricerche Personaliste ETS condividono il valore trainante della cultura e perciò svolgono attività di promozione culturale, senza scopo di lucro, a servizio della persona, nella convinzione che proprio sulla persona si debba convergere pur partendo da diversi vissuti, culture e fedi, per individuare e promuovere valori unitivi e indispensabili al buon essere della società pluralista. Già attivo in precedenza, il CRP ETS, registrato ufficialmente nel 1988 come associazione laica, ecumenica e cristianamente ispirata, si collega alla esperienza personale dei fondatori Attilio Danese e Giulia Paola Di Nicola, ricercatori e sposi, che hanno voluto dare vita ad una associazione culturale autonoma, aperta, non strettamente accademica, non ideologica o confessionale.

Attorno al primo nucleo dei fondatori (oltre a Danese e Di Nicola: A. Aiardi, C. Torreggianti,  G. Di Natale, G. Verna), si sono via via aggregati liberamente altri amici, che hanno condiviso la missione del CRP ETS. Essi hanno contribuito a creare una rete di aderenti a livello locale nazionale e internazionale, allo scopo di rafforzare i comuni intenti ed evitare l’irrigidimento della cultura accademica e delle mode dominanti nel panorama della cultura contemporanea postmoderna. 
Sin dall’inizio il filosofo e amico Paul Ricoeur ne ha condiviso gli intenti, ha aderito al progetto ed è stato nominato “Presidente onorario”, incarico che ha mantenuto fino alla morte nel maggio 2005.

Dal punto di vista economico, il CRP si sostiene tramite:  domande di sovvenzioni e progetti presentati  ad enti pubblici e privati, eventuali libere donazioni da parte di soci, di amici, attività editoriali ed eventi culturali.

OLTRE I “VIRUS” DELLA CULTURA

Dopo anni di ricerca su Hegel, Di Nicola e Danese hanno orientato gli studi su una
filosofia più vicina alla sensibilità contemporanea, più attenta alla vita delle persone e più impegnata a valorizzarne le risorse. Le relazioni interpersonali, nella loro autenticità e nei valori che comportano sono diventate decisive a livello personale, sociale, antropologico, filosofico e teologico dando senso umano e spirituale alla ricerca e alla vita e unendo la teoria alla prassi. Sono risultati centrali pertanto i protagonisti del personalismo nelle sue varie diramazioni linguistiche: italiano (L. Sturzo, I. Giordani, G. La Pira, G. Capograssi, L. Stefanini, L. Pareyson), francese (in primis E. Mounier, J. Maritain, J. Lacroix, A. Marc, D. De Rougemont), tedesco (M. Buber, E. Rosentock-Hussey, F. Ebner), spagnolo (A. C. Comin, C. Diaz, M. Moreno Villa, J. Ortega y Gasset, M. Zambrano, M. De Unamuno, X. Zubiri, J. M. Burgos).
Questo orientamento filosofico ha sollecitato un impegno più coerente tra conoscenza e impegno, , tra lavoro e famiglia, tra credenze e comportamenti. La ricerca si è orientata alla verità nell’intento di perseguirla nel rispetto dei singoli percorsi e delle diverse convinzioni. La conoscenza degli autori del personalismo, ha reso più agevole liberarsi dei virus principali che assediano e inquinano l’amore per la cultura, specialmente quella più tradizionale, allineata e ‘accademica’. Ne vengono segnalati alcuni.

1. La cultura come strumento di potere

Tipico di chi intende la conoscenza come un arricchimento dell’io in funzione della carriera è la convinzione che: “So, dunque posso”. Questo atteggiamento da una parte induce a considerare il sapere come fine a se stesso e la sua accumulazione esponenziale come ampliamento del dominio sull’uomo sugli altri e sulla natura, dall’altra induce a strumentalizzare la conoscenza in funzione degli obiettivi dell’io. In questa prospettiva, la selezione della classe dirigente viene fatta in base alle affidabilità, alle attestazioni ufficiali e formali, alle appartenenze, più che al
merito, alla professionalità e alla eticità. Si preferisce promuovere persone mediocri contando di ricevere in cambio obbedienza, fedeltà e all’occorrenza un ossequio servile. Costoro finiscono con l’occupare i posti chiave della società facendo barriera ai più capaci, danneggiando il tessuto sociale e politico di una nazione, soprattutto
provocando effetti negativi sulle giovani generazioni, che sentono spegnersi la speranza e la volontà di impegnarsi.

 2. La cultura come strumento di guadagno.

 Evidentemente chi fa ricerca merita di ricevere una giusta paga per la sua fatica, spesso solitaria e non immediatamente produttiva. Tuttavia, quando il guadagno diventa il criterio prevalente e discriminante delle proprie attività, la qualità viene penalizzata, si accettano le richieste dei committenti senza discernere secondo criteri di qualità e di eticità. Il mercato s’impadronisce  di quasi tutta la cultura, grazie alla debolezza di quanti si “vendono” al migliore offerente.

3. Cultura e visibilità.

Un “virus” inietta la convinzione che la ragione sia neutra e come tale imponga a tutti di accettare delle verità razionali oggettive cui sottostare. Viene penalizzata la persona nella concretezza della sua realtà esistenziale e nella storicità dei suoi percorsi. Molti “mostri” sono stati prodotti nella storia da una ragione ritenuta falsamente neutrale. Oggi risulta più evidente che non è possibile definire e imporre la verità oggettiva universalmente perché ognuno interpreta la realtà a partire dalla sua prospettiva, dal suo angolo visuale, dalla sua fede, dai suoi valori e offre prodotti culturali filtrati dalla propria visione della realtà. È impossibile liberarsi di se stessi per possedere la verità, perché non è dato all’essere umano di avere un visione ampia, dall’alto, comprensiva di tutte le variabili che incidono sulla complessità dei fenomeni. Questo limite costitutivo dell’umano suggerisce l’umiltà dell’intelligenza
come condizione non solo etica ma anche epistemologica.

4. Frammentazione del sapere.

Una forte specializzazione, necessaria allo sviluppo di competenze settoriali elevate, corre il rischio di frammentare la realtà e le identità personali, facendo perdere di vista il riferimento principale della ricerca, che è la persona umana nella sua interezza (corpo, psiche, intelligenza, anima, affettività…). Il CRP ETS, con le sue diverse attività e grazie all’antropologia integrale cui fa riferimento, favorisce la ricostruzione del mosaico complesso della vita, nella disposizione di tutti a non assolutizzare il proprio particolare.

5. Individualismo e visibilità.

Il legame tra sapere e carriera pone gli intellettuali in una condizione di competitività che si beffa dell’etica. I rapporti conflittuali danneggiano la ricerca spassionata della verità e l’altro appare come il potenziale nemico da abbattere. Ci si allinea a quella cultura che esalta l’apparenza e la visibilità mediatica e si cavalcano le mode gestendo le proprie risorse al fine di apparire nei talk show, sui giornali, nelle vetrine esibendo le competenze, i libri, il proprio fascino, la capacità di attirare follower alle logiche del mercato economico e politico. Si trascura così la ricerca libera, spesso solitaria e dalla faticosa fecondità a lungo termine.
In una visione più collegiale, personalista e comunitaria, il CRP intende valorizzare una comunità di studiosi, che lavorano sulla base di motivazioni profonde che siano elogiate o avversate, magnificate o occultate, e confrontano i diversi punti di vista, nella disponibilità a correggere eventuali parzialità e arricchirsi delle risorse gli uni degli altri.

6. Ispezione cristiana.

I membri del CRP non potrebbero fare della fede uno stendardo o una barriera. Nello spirito di rispetto delle scelte di ciascuno, l’obiettivo comune è di non occultare la fede quando c’è, e di non imporla quando non c’è. Si considera desueta la ‘morte di Dio’, ossia l’ossessione di liberarsi di Dio considerato come una imposizione e una sopravvivenza del passato. Oggi si guarda più liberamente l’altra faccia della medaglia, ossia il
perdurare della fede, senza timore di essere retrò. Si constata che i tentativi di scardinare Dio dal cuore della donna e dell’uomo non hanno sortito l’effetto desiderato e spesso hanno suscitato una più forte nostalgia.
Nel coniugare cultura e fede, i membri del CRP sentono il dovere di continuare a porre domande a Dio, in maniera sempre nuova, perché nel dialogo creatura-creatore, Dio non venga cancellato e al contempo non diventi un idolo, individualista o collettivista, maschilista o femminista.
Sullo sfondo di una reciprocità ogni domanda su Dio è, analogicamente, domanda sulla donna e sull’uomo, e viceversa. S’intende così valorizzare la libertà interpretativa di ciascuno, secondo la specifica sensibilità e
l’orientamento di pensiero, purché maturate in scienza e coscienza, senza pretese apologetiche, fanatiche, come pure relativiste e dogmatiche, religiose o laiche. Facendo riferimento alla persona si punta soprattutto sulla onestà e sulla coerenza come condizione di riconoscimento reciproco.

Fini e compiti istituzionali

Il Centro Ricerche Personaliste ETS è costituito da persone che condividono il valore trainante della cultura e perciò svolgono attività di promozione culturale, senza scopo di lucro, a servizio della persona, nella convinzione che proprio sulla persona si possa convergere pur provenendo da diverse ideologie e fedi, per individuare e promuovere valori indispensabili alla ricerca di convergenze nella società pluralista. Registrato ufficialmente nel 1985, il CRP ETS era di fatto già attivo in precedenza, grazie ai rapporti di condivisione che si andavano creando attorno ad iniziative mirate promosse dall’associazione. Il Centro Ricerche Personaliste ETS è associazione laica, ecumenica e tuttavia cristianamente ispirata. Non potrebbe contentarsi di fare cultura senza spendersi sui valori. Ma non potrebbe neppure fare della fede, uno stendardo e una barriera.

  In uno spirito di rispetto delle scelte di ciascuno, l’obiettivo comune è di non occultare la fede quando c’è e di non imporla quando non c’é. Si considera ormai preoccupazione desueta quella di liberarsi di Dio considerato come una imposizione e una sopravvivenza del passato. Oggi si guarda più liberamente l’altra faccia della medaglia, senza timore di essere retrò quando si constata che i tentativi di scardinare Dio dal cuore della donna e dell’uomo non hanno sortito l’effetto desiderato e spesso hanno suscitato una più forte nostalgia. . Coniugare cultura e fede è continuare a sentire il dovere di porre domande a Dio, in maniera sempre nuova, perché nel dialogo creatura-creatore, Dio non diventi un idolo, individualista o collettivista, maschilista o femminista. Sullo sfondo di una reciprocità ogni domanda su Dio è, analogicamente, domanda sulla donna e sull’uomo, e viceversa. I componenti del CRP ETS sentono il dovere di valorizzare la libertà interpretativa di ciascuno, a tutto campo, secondo la specifica sensibilità e l’orientamento di pensiero, senza pretese dogmatiche, raccogliendo piuttosto sollecitazioni, liberi dal fanatismo, dal relativismo di maniera, dal dogmatismo religioso o laico. Facendo riferimento alla persona si punta soprattutto sulla coerenza tra idee, valori e comportamento come condizione di riconoscimento reciproco, al di là delle differenti scelte individuali, purché fatte con retta coscienza.

L’associazione non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione sociale ispirata ai principi di pari opportunità tra uomini e donne e rispettosa dei diritti inviolabili della persona.

L’associazione persegue

art.2 dello Statuto

L’Associazione persegue, senza scopo di lucro, finalità culturali, civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante l’esercizio, in via esclusiva o principale, delle seguenti attività di interesse generale di cui all’art. 5 D. Lgs. 117/2017 comma 1 lettere d) e l) ed in particolare:
a) la ricerca dei modelli teorici e pratici, nonché di categorie filosofiche e sociologiche utili al rinnovamento della società e della politica;
b) l’informazione e la formazione sui problemi della società contemporanea, con l’uso delle più moderne tecniche scientifiche di analisi, di ricerca e di divulgazione, tenendo presente il pluralismo scientifico europeo;
d) la sollecitazione dell’impegno culturale e sociale della comunità italiana ed europea a partire dalla comunità territoriale in cui opera;
e) l’aggiornamento della classe docente di ogni ordine e grado;
f) la formazione culturale permanente degli adulti e dei giovani;
g) la promozione di momenti artistico-culturali, musicali, teatrali, letterari e poetici;

art. 3
Settori di interesse

I settori di specializzazione e di ricerca nei quali l’associazione articola la propria attività sono tutte quelle scienze e rami di attività che si riferiscono alla cultura, alla società, all’etica, al diritto, alla religione, alla pedagogia, alla scienza, alla sanità, all’amministrazione, all’economia, all’emigrazione, all’arte, alla musica, alla
letteratura, al teatro, alla poesia, all’informazione, all’emarginazione, al welfare, al sociale, alla storia, all’aggiornamento pedagogico professionale per insegnanti, all’educazione permanente con particolare riferimento all’ispirazione personalistica e alla dimensione territoriale, regionale, nazionale ed internazionale. Tutte le finalità dell’associazione saranno ispirate al principio di pari opportunità tra uomo e donna e dei diritti inviolabili della persona.

Art. 4
L’Associazione svolge la sua attività attraverso:

a) seminari ed incontri di studio;
b) convegni, tavole rotonde e conferenze in presenza e in collegamento a distanza;
c) indagini e ricerche;
d) pubblicazioni e notiziari cartacei, audio o video (DVD) e in internet;
e) corsi di formazione e aggiornamento(anche webinar);
f) edizione di riviste(Prospettiva Persona), giornali (La Tenda), periodici in forma cartacea e telematica;
g)  edizione di testi sia in forma cartacea che telematica;
h) siti web con news e collegamento in mailing list e in link con altre associazioni;
i) compartecipazione come associazione a convegni, seminari, corsi, manifestazioni artistiche, letterarie, teatrali e musicali, a livello nazionale ed internazionale, intesi come strumento di formazione e valorizzazione delle energie e potenzialità culturali in questo campo e di elaborazione originale di idee, concetti ed istanze di arricchimento della sfera culturale;
j) ogni attività idonea al raggiungimento del fine associativo, tra cui la stipula di convenzioni con enti pubblici o privati fornendo tutte le garanzie richieste, per il raggiungimento dello scopo sociale;
k)  la richiesta di finanziamenti pubblici o privati fornendo tutte le garanzie che saranno richieste, al fine di raggiungere gli scopi sociali,
l)  la presentazione di progetti di finanziamento europeo per sé o per terzi, sia come associazione leader che come partner nazionale e/o internazionale;
m) promozione, organizzazione e gestione di momenti artistici e musicali, sotto la denominazione di “Salotto culturale”
n) Organizzazione e gestione di apposita “Sala di Lettura” con biblioteca aperta al pubblico e collegata con le reti SBN, IC- CU, CEIBIB;
o) l’esercizio, in via meramente marginale e senza scopi di lucro, di attività di natura commerciale per autofinanziamento: in tal caso dovrà osservare le normative amministrative e fiscali vigenti.

L’Associazione ha facoltà di organizzare, anche in collaborazione con altri enti, società e associazioni, manifestazioni culturali e artistiche connesse alle proprie attività, purché tali manifestazioni non siano in contrasto con l’oggetto sociale, con il presente Statuto Sociale e con l’Atto Costitutivo.

Caratteristiche del CRP ETS

  • La creazione di una rete di persone che mettono il loro sapere a servizio del rinnovamento dei rapporti umani in famiglia, nel mondo della cultura, nella società e nella politica;
  • La flessibilità nella assunzione degli impegni, in corrispondenza con le possibilità effettive di ciascuna persona e ciascun gruppo
  • L’autonomia di ciascun gruppo, sia contenutistica che finanziaria, nel rispetto del comune sentire personalista
  • La ricerca di elementi teorici che nelle diverse scienze delineino il ricorso alla persona e ne consentano l’affermazione nei contesti politici, giuridici, religiosi più diversi.
  • L’informazione sui problemi della società contemporanea, con ottica locale e internazionale, mirando ad un sapiente discernimento, la raccolta degli studi più in sintonia con gli intenti del personalismo e l’elaborazione di  ricerche mirate, opportunamente divulgate;
  • L’approfondimento delle categorie culturali, socio-politiche ed economiche che promuovono la dignità della persona, con particolare riferimento a quelle meno avvantaggiate, che soffrono situazioni di ingiustizia;
  • La formazione permanente
  • L’obbligo interiore a dare al proprio impegno il valore di una vocazione, senza con ciò sottovalutare eventuali proventi che ne possono derivare
  • L’attenzione ad armonizzare con coerenza teoria e comportamenti, evitando quelle schizofrenie tipiche di persone di talento che adottano nella vita atteggiamenti contrastanti con le loro convinzioni
  • La disponibilità a condividere spazi di comunicazione e di scambio delle risorse materiali e immateriali, quali l’amicizia, il sapere, la sensibilità umana, i problemi
  • La ricerca di riferimenti condivisi tra quanti amano la cultura, indipendentemente dalle appartenenze ideologiche, dalle differenze di status sociale di cultura, di genere, di etnia
  • L’intento di promuovere nei giovani l’amore per la verità e la creatività, specie in quelli che guadagnandosi da vivere al di fuori dei sistemi accademici accreditati rischiano di rimanere tagliati fuori dai circuiti culturali innovativi

DENOMINAZIONE

CENTRO RICERCHE PERSONALISTE ETS

Cod. Fiscale: 92008540673
Part. IVA: 00948600671
Cc postale: 10759645
Intestato a Centro Ricerche Personaliste ETS – Via Nicola Palma, 37  – 64100- Teramo
Iban IT83C0760115300000010759645
Bic Swift:   BPPIITRRXXX
Poste impresa on line

Banca Generali
Intestazione CENTRO RICERCHE PERSONALISTE
Iban IT12R0307502200CC8500800897
Bic Swift BGENIT2T

INDIRIZZO LEGALE:

Via N. Palma 33
64100  – Teramo
Città: TERAMO
Direzione: Via Torre Bruciata, 17
Tel/fax: 0861244763
Indirizzo di posta elettronica: mail@prospettivapersona.it
Indirizzo PEC: crpteramo@pec.it

DATA DI COSTITUZIONE:

1° Aprile 1985

FONTI NORMATIVE:

Atto costitutivo

Notaio Eugenio Giannella

Statuto e relativi provvedimenti di approvazione registrati il 26 Luglio 1988

Statuto rivisto e aggiornato secondo la legge 383/2000 in data 24 febbraio 2004 presso il Notaio Eugenio Giannella; rivisto e aggiornato dall’Assemblea dei soci in data 3 ottobre 2016

Nuovo Statutoi Notaio Francesco Mancini, 25 Febbraio 2022
Nuova Denominazione Centro Ricerche Personaliste ETS
Abbreviazione CRP ETS

ORGANI STATUTARI :

Assemblea dei soci, Comitato direttivo, Legale Rappresentante

Legale rappresentante, presidente: prof. GIULIA PAOLA DI NICOLA

Direttore responsabile, vice presidente: prof. Giuseppina BIZZARRI

Scarica la scheda di adesione allo statuto del Centro Ricerche Personaliste ETS

(documento pdf )

Consulta il Verbale di assemblea dell’Associazione “Centro di Ricerche Personaliste ETS”, con sede in Teramo del 01/12/2022. 

(documento pdf )