Lo scorso 11 gennaio, in occasione dell’800° anniversario del Cantico delle creature, ad Assisi si è svolta una celebrazione solenne suddivisa in due momenti distinti di preghiera, che hanno evocato il messaggio universale di san Francesco. La prima tappa della celebrazione ha avuto luogo nel Santuario di San Damiano, un luogo simbolico per la spiritualità francescana, dove il santo compose il suo celebre Cantico. Il secondo momento si è svolto nella Cattedrale di Santa Maria delle Grazie, conosciuta anche come della Spogliazione, un’altra meta carica di significato per i frati minori, poiché qui Francesco rinunciò ufficialmente a tutti i beni materiali.
Nel corso di questa significativa celebrazione, fra Massimo Fusarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori, ha sottolineato l’eccezionale valore del messaggio di Francesco, che ha saputo superare i confini della Famiglia Francescana per ispirare milioni di uomini e donne di buona volontà in tutto il mondo. Fusarelli ha parlato dell’impatto universale di questo messaggio, che continua a risuonare sia come poesia, come lode cristiana, ma anche come preghiera ecumenica e interreligiosa, in grado di toccare le diverse sensibilità spirituali contemporanee.
Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, ha voluto approfondire l’interpretazione del Cantico, con una riflessione che va oltre la lettura superficiale spesso proposta da interpretazioni idilliache e romantiche. Come riportato da Avvenire, il Vescovo ha invitato tutti a leggere l’intero testo del Cantico, facendo notare che molte volte, a causa delle attuali sfide ecologiche, ci si concentra solamente sul verso “madre Terra”, rischiando di ridurre il messaggio di Francesco a un’immagine utopica e romantica, come se il santo fosse un uomo sano e vigoroso che correva su prati dorati. Sorrentino, invece, ha posto l’accento sulla cruda realtà delle ultime strofe, che rivelano un’umanità dolente e sofferente, alla ricerca di redenzione e di speranza. Il Cantico, ha spiegato il Vescovo, deve essere letto fino alla fine per coglierne il messaggio profondo: la consapevolezza del peccato e della sofferenza umana è accompagnata dalla promessa di perdono, riconciliazione e vita eterna, che rappresentano la vera speranza cristiana, un faro di luce per l’umanità smarrita e sofferente.
L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione non solo sul messaggio di san Francesco, ma anche sulla sua capacità di ispirare un impegno spirituale e sociale che va oltre il tempo e le circostanze storiche. La celebrazione è stata una riappropriazione della forza rivoluzionaria e profetica di Francesco, che continua a parlare all’uomo di oggi, invitandolo a un cammino di pace, speranza e misericordia.
Fonte https://library.weschool.com/lezione/cantico-delle-creature-san-francesco-cantico-frate-sole-parafrasi-6823.html, rivisto con Chatgpt24.