Circola sul web che la Chiesa non paghi bollette e tasse. E’ solo un falso clamoroso

Circola sul web che la Chiesa non paghi

bollette e tasse. E solo un falso clamoroso

di Alessandra  Nucci in “Italia Oggi” del  6 dicembre 2011, pag. 27

 Ci risiamo. Qualcuno ha sparato in Internet una mail velenosissima che invita a «invadere i social net­work» con l’annuncio che il Vaticano «non paga le tasse» e «neanche gas, acqua e fogne…». Detta mail ha avuto un successo clamoroso tant’è che sta girando vertigino­samente sul web. A me, ad esempio, è già arrivata due volte negli ultimi giorni. Il bel­lo è che i principali disseminatori di attac­chi anti-Chiesa sono i radicali, la cui Radio radicale ha appena ottenuto, in piena crisi economico-finanziaria e quindi in una fase di ristrettezze e di tagli, nel novembre 2011, un finanziamento, per il solo 2012, di oltre tre milioni di euro (ha già, dimenticavo, Radio radicale, come dicono loro, fa un servizio a favore di tutti i cittadini…)

La Chiesa ha vissuto lungo l’arco della sua storia non solo la persecuzione personale ma un continuo depredamento, e non solo in Italia, sempre messo in atto dai potenta­ti politici, con mercenari e provocatori che spesso, oltre ad essere armati sul serio, erano armati anche di astute bugie. Adesso, eviden­temente, vorrebbero scatenare l’odio nella gente già esasperata dalla stretta economica, dalla disoccupazione e dall’inflazione che, nei fatti, è molto più penalizzante che nelle cifre ufficiali.

Diventa urgente quindi ripetere ancora una volta nel dettaglio le cose come stan­no: Il Vaticano paga tutte le tasse fino all’ultimo centesimo, figuriamoci le bol‑

lette! A parte i luoghi di culto (cattedrali, basiliche, chiese, cappelle, oratori …) che rientrano nel trattato stipulato nel 1929 e rinegoziato nel 1984 fra l’Italia e la Santa Sede, in qualità di stato estero riconosciuto dall’Onu, le uniche esenzioni di cui gode la Chiesa sono per le attività non-profit, alla stregua di tutte le realtà non-profit che ci sono in Italia.

Chi pensa che l’Italia sia l’unico Paese a ri­spettare la Santa Sede, può cliccare sul se­guente link per trovare una elencazione dei trattati stipulati dal Vaticano con gli altri Paesi in Europa e nel mondo:

http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-concordati-col-vaticanoin-europa–la-norma-1323.htm

Lo stato italiano, dalla Chiesa cattolica, ha sempre e soltanto guadagnato. È grazie soprattutto alla Chiesa se oltre il 50% del­le opere d’arte del mondo si trova in Italia ed attira il business turistico culturale più grosso che ci sia al mondo, con tutto ciò che questo significa in termini di indotto e oc­cupazione.

E attenzione: la Chiesa continua ancora oggi ad essere depredata in vario modo, come a i tempi di Napoleone. A Bologna, ad esempio, il Comune ha recentemente preteso dai mo­nasteri di clausura delle cifre a cinque zeri a titolo di tassa smaltimento rifiuti. Le clarisse devono riuscire a racimolare 92mila euro, le agostiniane 48mila euro, le visitandine 87mila euro e via elencando, a una tariffa da grand hotel. E’  vergognoso.