Cantalamessa: Scandaloso non volersi ridurre superstipendi
FABRIZIO MASTROFINI
Da “Avvenire” del 19 aprile 2014-04-19
I1 tradimento di Giuda è motivato dal denaro. È una
spiegazione semplice ma non banale perché nella
Bibbia il denaro è «l’idolo di metallo fuso» cioè «l’i-
dolo per antonomasia» dietro il quale si cela Satana, ilve-
ro concorrente di Dio. Sul tradimento di Giuda, sul de-
naro come movente, sulla risposta misericordiosa di Ge-
sù, si è concentrata l’omelia di padre Raniero Cantala-
messa, cappuccino, predicatore della Casa Pontificia,
pronunciata ieri pomeriggio – Venerdì Santo – nella Ba-
silicaVaticana, celebrando – come è tradizione – la Pas-
sione di Gesù.
All’altare della Confessione è stato collocato il crocifisso
e a lato hanno preso posto il Papa, i cardinali, i fedeli, in
adorazione silenziosa. «Mammona è l’ami-Dio perché
crea un universo spirituale alternativo, cambia oggetto
alle virtù teologali. Fede, speranza e carità non vengono
più riposte in Dio, ma nel denaro», ha notato padre Can-
talamessa. Ed ha poi attualizzato i danni che vengono
dalla ricerca spasmodica dell’accumulo. Il denaro è alla
base dello sfruttamento degli
uomini, della prostituzione,
delle mafie, della corruzione
politica, della droga, della
vendita di organi. «Giuda co-
minciò con sottrarre qualche
denaro dalla cassa comune.
Dice niente questo a certi am-
ministratori del denaro pub-
blico?». Ma – ha proseguito poi
– «non è già scandaloso che al-
cuni percepiscano stipendi e
pensioni cento volte superio-
ri a quelli di chi lavora alle loro dipendenze e che alzino
la voce appena si profila l’eventualità di dover rinuncia-
re a qualcosa, in vista di una maggiore giustizia socia-
Neppure è mancato un riferimento stringente alla storia
italiana. Negli anni ’70 e’80, per spiegare i giochi di po-
tere e il terrorismo si andò affermando l’idea dell’esi-
stenza di un “grande Vecchio” che «da dietro le quinte a-
vrebbe mosso le fila di tutto, per fini a lui solo noti». Esi-
ste «davvero, non è un mito; si chiama Denaro». Il tradi-
mento può avere altri volti: tra marito e moglie, nel mi-
nistro di Dio che pensa a se stesso e nell’insieme «tradi-
sce Gesù chi tradisce la propria coscienza». Tuttavia nel-
l’ultima parte dell’ampia omelia padre Cantalamessa ha
notato che nel tradimento di Giuda l’aspetto più impor-
tante è la risposta di Gesù: «Sa perché è venuto, ma non
rifiuta, nell’orto degli ulivi, il suo bacio di gelo e anzi lo
chiama amico» perché Dio è misericordia. E nella Ri-
conciliazione sperimentiamo che «Gesù sa fare di tutte
le colpe umane, una volta che ci siamo pentiti, delle fe-
lici colpe, delle colpe che non si ricordano più se non per
l’esperienza di misericordia e di tenerezza divina di cui
sono state occasione».