Aiutiamo i terremotati del Cile

Riceviamo via mail e pubblichiamo:

“Grazie miei cari:

Vi faró sapere come e dove inviare quanto generosamente state raccogliendo.

Gli aiuti si stanno organizando.

Qui sembrano cento “L’Aquila”: le onde sono entrate per due chilometri e mezzo in tutti i paesini della costa per una lunghezza di piú di 600 chilometri: tutto sparito e tantissimi morti che acora non si trovano e contano. La lentezza del governo nel reagire é stata tremenda: solo ora, dopo giá 5 giorni, cominciano ad arrivare acqua, viveri, medici e aiuti.

Abbiamo creato tutta una rete di aiuti e i negozi e i nostri clienti sono diventati i nostri centri di raccolta: l’ufficio nostro é un centro di raccolta e ancora non possiamo mandare il primo camion di aiuti perché fino a ieri stavano assaltando tutti gli aiuti che arrivavano nella zona.

Ora c’è l’esercito che controlla e quinde domani manderemo i primi due camion di aiuti. Ma tuttavia mancano le comunicazioni. Lí, a Constitución, dove é nata Sole e dove andiamo spesso, é statu l’epicentro grado 9 con un tsunami di sette ndate, tre delle quali sono arrivate a 15 metri di altezza portandosi via tutti i villeggianti che stavano festeggiando il loro ultimo fine settimana dell’estate prima del rientro a casa e al lavoro. Ieri mi raccontavano che hanno trovato in quell’isoletta in mezzo al fiume, una mamma che si era legata coi 4 figli a un albero sperando che l’ondata non la portasse via, ma senza sapere che quell’onda l’avrebbe mantenuta per ore sott’acqua prima di ritirarsi al mare.

In Santiago il terremoto é stato grado 8,8 e tutto sembraba come esser dentro ad una centrifugatrice: tutto volava in casa e girava su se stesso.

Ci sono una 15 di palazzi inclinati da buttar giú ma tutto sommato, vista la portata della catastrofe non sono poi neache tanti i disastri qui. Ieri sera é venuta una scossa grado 6,1 e ci tiene col cuore in gola, sempre pronti a correre per le scale e a scappare.

Vi ringrazio di esserci vicini.

Tutte le chiese poi anche quelle piú povere in campagna e nei paesini della zona dell’epicentro, sono a terra:

che bello sarebbe che la Chiesa italiana ed ogni diocesi s’organizzasse a gemellarsi con una comunitá parrocchiale per la ricostruzione.

A presto, di cuore,

Mariano Malacchini, Santiago

coordinatore del gruppo “Prospettiva Persona” in Cile”

N.B. Il CRP  e Prospettiva Persona si fanno tramite  e raccolgono offerte che invieranno direttamente

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