Nuovo appuntamento al Salotto culturale 2014: 8 gennaio DO RE MI: Héctor Berlioz

Mercoledì  8 gennaio 2014 alle ore 17,45  nei locali della Sala di Lettura

“Prospettiva Persona”  riprendono gli incontri del Salotto Culturale ( con

il patrocinio della Fondazione Tercas e dell’Ufficio diocesano della

cultura) con il ciclo Do Re Mi Incursioni nel mondo dei compositori a cura

di Benedetto di Crurzio.

L’incontro farà perno sulla “Sinfonia fantastica di Hector Berlioz

(1803-1869)

La cittadinanza è invitata

 

Approfondimento

 Un musicista romantico dal temperamento teatrale e visionario

Berlioz, compositore francese dell’Ottocento, nelle sue opere ha tentato una

sintesi tra espressione sinfonica e teatrale. La sua ricerca, romanticamente

inquieta, lo portò a concepire moderne invenzioni sonore e orchestrali

La Sinfonia fantastica

Il gusto artistico di Berlioz fu profondamente influenzato dalla letteratura

romantica contemporanea. Si appassionò alla lettura di Byron, Chateaubriand,

Goethe, Hugo, Thomas Moore, Walter Scott. Amò moltissimo Shakespeare, il

grande drammaturgo inglese ammirato da tutto il movimento romantico. Proprio

durante una rappresentazione teatrale shakespeariana conobbe l’attrice

Harriet Smithson, che più tardi sposò. Il tormentato sentimento che unì i

due fornì lo spunto autobiografico al suo lavoro sinfonico più noto: la

Sinfonia fantastica (1830), sottotitolata Episodio della vita di un artista.

Alla musica egli associò un programma letterario: ciascuno dei cinque

movimenti della sinfonia racconta infatti un differente momento delle

fantastiche vicende di un giovane musicista e della donna da lui amata:

Sogni-passioni; Un ballo; Scena campestre; Marcia verso il patibolo; Sogno

di una notte del sabba.

La Sinfonia fantastica di Berlioz presenta una nuova concezione della forma

sinfonica. Si tratta della prima grande sinfonia autenticamente ‘a

programma’ (basata cioè su un programma extramusicale) dell’Ottocento. Essa

tocca temi letterari tipicamente romantici (il conflitto dei sentimenti, il

sogno, la natura, l’elemento diabolico) e tenta di costruire una

rappresentazione teatrale con il linguaggio musicale e gli strumenti

dell’orchestra. Questa intenzione determina numerose innovazioni musicali,

come l’uso di un tema (l'”idea fissa”, come la chiamava Berlioz) che

simboleggia la donna amata e che compare variato in tutta la sinfonia, e la

scrittura orchestrale ricca di nuove sonorità.