Fabbricare Pinocchio: il segreto di Geppetto al Salotto culturale del 7 maggio

Lunedì  7 maggio 2012 alle ore 17,45, il Salotto Culturale 2012 della Sala di Lettura “Prospettiva Persona”, con il contributo della Fondazione Tercas e il patrocinio di Comune di Teramo, Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Diocesi di Teramo, ospiterà  come relatore il prof. Riccardo Scarcia,   dell’Università Tor Vergata di Roma, sul tema “ Fabbricare Pinocchio: il segreto di Geppetto”.

 

Dopo il successo di fine aprile con il concerto di chitarra (di Sara Adamo) e l’ascolto di musica sacra (Requiem di Verdi)  il salotto culturale  nella sua XI edizione, per il mese di maggio, presenterà, ogni lunedì, temi di interesse nazionale e locale con un fuori programma, il 18  maggio, sul tema dell’Etica pubblica, argomento che verrà dibattuto con Elio Matassi ed Emilio De Dominicis.

 

Chi è Riccardo Scarcia
Latinista di chiara fama, annovera  numerosissime pubblicazioni scientifiche ed è professore  Ordinario di Filologia latina presso l’Università Tor Vergata di Roma. Maestro di molti docenti  di latino Teramani.

È il Direttore di «Schol(i)a», rivista quadrimestrale di studi classici rivolta al mondo della scuola.

Ha lavorato ad un progetto di ricerca intitolato “Il sistema della glossa virgiliana nell’età imperiale”. La sua ricerca  ha esposto i  motivi che hanno consentito  il veloce insediamento dell’Eneide nella cultura e nella scuola romana, dovuto innanzitutto a ragioni politiche e a imposizione della committenza originaria di Augusto. I riflessi più cospicui di questa  presenza sono stati censiti negli esiti letterari specie dei poeti della prima generazione post-virgiliana, quali Ovidio e Manilio, che Virgilio epico e le sue proposte estetiche assunsero a referente e a modello.

 

Approfondimento:

L’incontro verte sulla  figura di Pinocchio e soprattutto sul segreto del padre Geppetto.

Geppetto è, naturalmente, Collodi stesso. Come accade per quella di ogni buon artigiano, anche la “bottega” dello scrittore ha i suoi segreti: talvolta essa cela anzi qualche mistero, talvolta addirittura  cose di cui egli non è detto sia consapevole. E’ lo statuto universale dell’opera letteraria. Spetta a un’analisi che voglia essere critica, e non semplicemente estetica, tentare di rendere conto di tale realtà, di modo che la personalità dell’autore venga meglio definita in tutto il suo spessore, sia culturale sia umano. Guardare bene dentro la “fabbrica” di Pinocchio può dunque condurre a qualche non prevista scoperta e a misurare meglio il valore del libro. Non chiamava forse Manzoni stesso “burattini” i personaggi da lui creati?