Esame di coscienza per scegliere un buon candidato Governatore della Regione Abruzzo
09-04-2008
Esame di coscienza prima della scelta del candidato Governatore per l'Abruzzo.
Le note vicende impongono un serio esame di coscienza per tutti gli abruzzesi, ma anche per chi deve decidere in campo nazionale quale sarà il candidato presidente. Avevamo formulato un esame di coscienza per gli elettori, che estendiamo volentieri a chi ha la responsabilità di decidere.
Sulla base di una difesa dei “valori non negoziabili”, proponiamo l'esame di coscienza utile per chi vuole riflettere prima di scegliere .
1. Religione. Avevano cacciato la religione dalla politica con la scusa di essere laici, confondendo una sana laicità del bene comune con l’assenza delle radici cristiane di cui siamo tutti imbevuti: laici e cattolici. Il futuro candidato continuerà eviterà di dimenticare Dio, quasi fosse il Dio di qualcuno e non di tutti, anche di quelli che non lo riconoscono?
2. Famiglia. Sui muri dell’Università La Sapienza in quell’attimo di delirio antipapa di qualche mese fa qualcuno ha scritto: «Non vogliamo più padri e madri!». Torna invece alla memoria quanto diceva George Herbert, alla fine del ‘500: «Un padre e una madre sono meglio di cento insegnanti». «E' un grave errore oscurare il valore e le funzioni della famiglia legittima fondata sul matrimonio». In quale modo il futuro Governatore realizzerà l’equilibro tra il rispetto della diversità e dei diritti individuali e il sostegno alla famiglia fondata sul matrimonio in quanto componente di base della società?
3. Emergenza educativa
L’Italia sta vivendo un’emergenza educativa, ad es. il bullismo ne è una triste testimonianza, e quindi, ora più che mai, la ripresa di una società forte, salda deve passare attraverso il ripristino della famiglia costituzionalmente protetta, fondata sul matrimonio tra uomo e donna, come istituzione e luogo basilare per la trasmissione dei valori. Una sana politica di incentivi per favorire la natalità sino ad invertire il trend del tasso di natalità. Un quoziente fiscale adatto ai componenti il nucleo familiare. è quindi fondamentale che il futuro candidato riconosca la persona al centro dei sistemi di istruzione e di formazione. Saprà promuovere il diritto dei genitori alla libera scelta del percorso formativo dei figli, senza discriminazioni economiche e secondo le proprie convinzioni educative?
4. Tutela della vita. Anche qui è necessario che la politica, responsabilmente, abbia a cuore il rispetto del concepito come essere umano fin dal suo stato embrionale.. Per questo «occorre aver cura che non manchino di aiuti concreti le gestanti che si trovano in condizioni di difficoltà ed evitare di introdurre farmaci che nascondano in qualche modo la gravità dell'aborto, come scelta contro la vita». Siccome spetta anche alle Regioni decidere su questioni eticcamente sensibili quale candidato Governatore vigilerà davvero sul rispetto della vita umana in tutti i suoi stadi e lo garantirà anche nel quadro del finanziamento della ricerca scientifica?
5.L’accoglienza degli stranieri e lotta alla povertà. Nella misura in cui l’Italia sviluppa delle politiche riguardanti il diritto di asilo e l’immigrazione, il nuovo Consiglio regionale proseguirà nella via tracciata dal precedente, al fine di garantire un trattamento umano ed equo per i rifugiati e gli emigranti? Saprà prendersi cura della integrazione degli immigrati nel rispetto della nostra identità culturale?
Saprà altresì sviluppare politiche contro la povertà e contro la precarietà del lavoro?
6. La pace, la sicurezza e la libertà. In un mondo attanagliato dalla paura del terrorismo, in una società dove è aumentata la microcriminalità con conseguente paura dovuta alla insicurezza, alla incertezza della pena, i futuri candidati si pronunceranno a favore di politiche che realizzino un equilibrio tra il bisogno di sicurezza e il rispetto della dignità umana nonché dei diritti dell’uomo? Incoraggeranno delle azioni che attaccano alla radice le cause dell’insicurezza e della criminalità, del terrorismo e della microcriminalità e favoriranno la risoluzione pacifica dei conflitti così come il rispetto del diritto internazionale?
7. L’onestà nella vita pubblica Tra le attribuzioni più importanti del Consiglio Regionale vi è il controllo del bilancio. Quali sforzi intraprenderanno i futuri candidati al fine di rispettare un codice di condotta etica e di garantire l’onestà, la trasparenza e la probità sia da parte del loro personale sia nel resto del sistema politico? Sapranno ridursi le prebende e i benefici?
8. Liberazione dalle schiavitù. Il futuro dcandidato si impegnerà a liberare le persone dalle forme di dipendenza? Metterà responsabilmente attenzione e cura nel legiferare a tutela sociale dei minori e per la liberazione delle vittime dalle moderne forme di schiavitù (si pensi, ad esempio, alla lotta alla droga, all’alcool, allo sfruttamento della prostituzione minorile e alla pornografia)?.
9. Libertà religiosa. Il candidato si professa responsabilmente a favore della libertà religiosa? Assicurerà alla comunità cristiana il diritto di parola e di insegnamento nelle persone dei suoi rappresentanti anche su materie eticamente sensibili? Ci sarà la libertà di proclamare verità naturali senza incappare nelle trappole di leggi contro la discriminazione omofobica?
10. Speranza. In Italia oggi sembra che si sia persa la speranza, e questo non possiamo permetterlo, ed anche queste elezioni abruzzesi devono essere un’occasione per ridare speranza. « La speranza in un’altra Italia, nell’Italia degli italiani, di quella seria, di quella che ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese, di quella che tiene all’educazione dei figli, di quell’Italia che non è mafiosa, imbrogliona e affarista, di quell’Italia che ha scelto la moralità del fare, ebbene a quell’Italia, a questa Italia, gli elettori questa volta devono dare una nuova speranza»
Voglio sperare che sceglieranno il candidato serenamente solo dopo aver pensato e riflettuto su queste variabili importanti.
Attilio Danese, filosofo della politica