Lettera aperta a Silvio Berlusconi

Caro Presidente,

Le chiediamo un gesto di coraggio che la farà ricordare

come un vero Presidente.

Perché con questa maggioranza che ha tanti voti in più

della minoranza non taglia sul serio su tutti gli stipendi,

le pensioni, vitalizi e/o indennità dai 90.000 euro in su?

Sulla parte restante, oltre i 90000, riduca senza appelli

il 50% del lordo. Esempio: un manager che guadagna

150.000 l’anno: sino a 90.000, pagherà l’Irpef more

solito, mentre sui restanti 60.000 euro ne perde immediatamente

la metà, perciò avrà non uno stipendio lordo di

150.000, ma di 120.000, su cui pur pagando le tasse

non potrà piangere miseria.

Perché insieme all’opposizione non dà una volta per tutte

un segnale forte all’80% degli italiani?Tagliare l’eccesso e

i privilegi a tutti, senza eccezioni: parlamentari e consiglieri

regionali in servizio e in pensione, sindaci e assessori,

militari d’alto rango, giornalisti, magistrati, ambasciatori,

sindacalisti, top manager, banchieri, professori universitari,

uscieri delle due Camere, staff dei presidenti

delle Regioni e dei grandi Enti (RAI, ENEL, Poste, ecc),

avvocati, ingegneri, architetti, medici, manager ASL,

direttori generali, esperti di varia natura con incarichi:

“oltre 90000: dimezzare al lordo!”? Perché non abolisce

intanto le comunità montane, i consorzi, gli Enti parassitari,

nei cui consigli si prendono gettoni ingiustificati?

Perché, invece di rinnovare le auto blu non le dimezza

per tutti e poi non le affitta incrementando il car sharing ad

emissioni pulite?

La Corte dei Conti pare abbia ridotto i costi del 50%. 

Perché invece di tagliare sulla cultura e sui microprogetti

non taglia sugli sprechi che le varie amministrazioni di

centro sinistra (hanno sistemato i funzionari di partito) e

di centro destra (hanno sistemato i galoppini) continuano

a perpetrare? Perché non tassa le banche?Se vuole

davvero fare un salto di qualità nel consenso : abbia

coraggio!

Certi tagli non vanno fatti col bisturi ma con l’accetta e

l’Italia dei 30.000 euro in giù le sarà riconoscente

 Attilio Danese, direttore e altre 260 firme sul sito

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