28 Maggio 2023 Festa di Pentecoste ( Discesa dello Spirito Santo)
Di fronte all’Angelo Maria appare sorpresa, come per l’irrompere di qualcuno inatteso, ma forse non del tutto estraneo, giacché non chiede l’identità dell’ospite. La prima domanda non è “Chi sei”? ma «Come accadrà questo?». L’Angelo però la conosce bene e, dopo aver chiesto esplicitamente proprio a lei, di collaborare al progetto di Dio, attende. Invasa dalla Grazia, Maria non si preoccupa di quello che le accadrà; il “come” indica che ha già interiormente aderito alla proposta e chiede in che modo potrà realizzarla. L’Angelo promette l’inondazione dello Spirito: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio» (Lc 1, 35). Maria spalanca il cuore, fiduciosa in un futuro tutto da scoprire, ma che sarà certamente in sintonia con Colui che l’ama, che si farà carne in lei e potrà essere visto da tutti. Gesù espliciterà, rispondendo a Filippo che chiede «Mostraci il Padre e ci basta»: «Filippo, chi ha visto me ha visto il Padre» (Gv 14, 8-9).
Maria non conosce i dettagli del piano di Dio, ma quel che conta è che le viene rivelata la sua missione, ciò per cui Dio l’ha creata e che da lei si rifletterà in mille vocazioni per le future generazioni. Dai Padri agli scrittori medievali, è costante la convinzione che la concezione del Verbo sia avvenuta prima nella mente e poi nel corpo di Maria, secondo l’espressione di Sant’Agostino[1]. Niente la sottrarrà – Gesù presente o assente per la sua missione – alla sua specifica vocazione, distillata nell’ascolto attento della voce dello Spirito nel bel mezzo delle incombenze quotidiane, sotto lo sguardo del Creatore.
[1] Cf E. G. Mori, Figlia di Sion e serva di Jahvè, Dehoniane, Bologna 1970, 93-96.