Invito per Salotto del 17 e 19 febbraio

Comunicato stampa – Invito per il Salotto culturale (10 e 12 Febbraio 2016)

Il 17 febbraio 2016 alle ore 17,45 il Salotto culturale “Prospettiva Persona”  in Via N. Palma 33, in Teramo (con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata)  presenta  la partecipazione straordinaria agli eventi settimanali del Salotto culturale

” CANTO E CONTROCANTO IN PUNTA DI VOCE “

 Carmine Lanci e Chiara Grillo

 approfondimento

 

L’incontro artistico con Chiara Grillo e Carmine Lanci racconta la vita così come scorre ogni giorno in particolare nel suo aspetto relazionale.

C’è la voce di Chiara, cantautrice, evocativa ed emozionante, a volte “suonata” quasi come fosse uno strumento; e c’è la forza comunicativa di Carmine, mimo e attore che fa del linguaggio del corpo un mezzo efficace per raccontarsi.

Le canzoni hanno uno stile del tutto personale e ricordano antiche melodie mediterranee accoglienti e coinvolgenti. I loro testi raccontano la tensione ad un amore sempre più radicale ed autentico.

 

 

Venerdì 19 febbraio 2016  alle ore 17,45  il Salotto culturale “Prospettiva Persona”  nei locali di Via N. Palma 33  a Teramo  riprende ilconsueto Venerdì dantesco,  nel 750 della nascita del poeta, a cura di Benedetto di Curzio, con esame critico e lettura del canto XXVII dell’Inferno

Argomento del Canto

Ancora nell’VIII Bolgia dell’VIII Cerchio (Malebolge), in cui sono puniti consiglieri fraudolenti. Incontro con Guido da Montefeltro, che racconta come è caduto nel peccato e accusa Bonifacio VIII. È mezzogiorno di sabato 9 aprile (o 26 marzo) del 1300.

Incontro con Guido da Montefeltro (1-30)

La fiamma di Ulisse è ormai dritta e quieta, poiché il dannato ha smesso di parlare e si allontana con il permesso di Virgilio, quando un’altra fiamma viene dietro di essa e fa voltare i due poeti emettendo un suono confuso. Come il bue che il tiranno Falaride fece costruire a Perillo muggì per la prima volta martirizzando il suo costruttore, com’era giusto, e muggiva poi con la voce di chi vi veniva ucciso così da sembrare vivo anziché di rame, così la fiamma emette il suono della voce che all’inizio non trova spazio per uscire. Alla fine la voce esce e la fiamma inizia a guizzare, per cui il dannato si rivolge a Virgilio come colui che ha parlato in italiano ad Ulisse e lo prega di trattenersi un poco a parlare con lui che ne ha un forte desiderio. Il dannato (Guido da Montefeltro) vuole sapere se la Romagna è in pace o in guerra, dal momento che lui è originario della terra posta tra Urbino e il monte da cui sgorga il Tevere.

 

“…perch’io sia giunto forse alquanto tardo,

non t’incresca restare a parlar meco;

vedi che non incresce a me, e ardo! …”

…Ora chi se’, ti priego che ne conte;

non esser duro più ch’altri sia stato,

se ‘l nome tuo nel mondo tegna fronte”…

“…Oh me dolente! come mi riscossi

quando mi prese dicendomi:

‘Forse tu non pensavi ch’io loico fossi!’ …”