Invito per salotto culturale del 27 e 29 aprile 2016

Comunicato stampa – Invito per il salotto del 27 e del 29 aprile 2016

Mercoledì  27 aprile 2016 alle ore 17,45, Il Salotto culturale “Prospettiva Persona”    con il patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata nei locali di Via N. Palma 33,  presenta:    

 “In contento ed allegria”: Guida all’ascolto dell’opera buffa

“Elisir d’amore” (G. Donizetti) 

a cura di Emilia Perri

 

L’Elisir d’amore è un melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani.

La storia ruota attorno alle vicende dell’umile contadino Nemorino, innamorato di Adina ed incapace di dichiararsi. L’equilibrio viene bruscamente interrotto con l’arrivo di Dulcamara (il ciarlatano di Donizetti), che – fingendosi un dottore – vende a Nemorino un fantomatico elisir d’amore…
L’opera andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 a Milano, presso il Teatro della Cannobiana.
 
 Le arie

Quanto è bella, quanto è cara

Questa composizione è una delle prime arie del primo atto. Nemorino, un povero contadino, osserva con ammirazione Adina, che sta leggendo la storia di Tristano e Isotta. Lui canta la cavatina Quanto è bella, quanto è cara.

Benedette queste carte…elisir di si perfetta di si rara qualità!

Adina legge a voce alta il passaggio del libro quando Tristano ricorre a un filtro magico per attirare l’amore d’Isotta, Neporino, che l’ascolta, sogna di trovare un elisir per conquistarla.

Esulti pur la barbara

Adina è innamorata di Nemorino, ma è arrabiata perche pensa che le sia indifferente. Nemorino non lo sa e compra un elisir d’amore dal medico ambulante Dulcamara, che invece gli vende solo del vino che lo fa ubriacare. Pensando che Adina sia innamorata di un altro il vino lo fa reagire come se non gli importasse. Allora Adina accetta la proposta di matrimonio del sargente Belcore.

Quanto amore! Ed io, spietata duetto di Adina e Dulcamara

Le donne cominciano a corteggiare Nemorino e lui crede che la causa di questo comportamento sia l’elisir d’amore. Non sa che invece vogliono il suo denaro perché si è sparsa la notizia che riceverà una grande eredità. Adina è gelosa e Dulcamara non riesce a capire perché non sanno ancora la notizia. Le racconta che ha venduto a Nemorino un elisir d’amore e la giovane si rende conto di amarlo e canta Quanto amore!.

Una furtiva lagrima

Nemorino riesce a vedere una lacrima negli occhi di Adina e si rende conto che anche lei lo ama. Questa bell’aria è la più cantata dai celebri tenori. Una furtiva lagrima /negli occhi suoi spuntò / Quelle festose giovani/ invidiar sembrò.

Prendi, per me sei libero

Neporino vuole andarsene lontano, è deluso perché Adina non dichiara ancora il suo amore. Lui aveva firmato un contratto di arruolamento, ma Adina lo ha riacquistato. Finalmente la giovane cede e riconosce il su amore. Dulcamara sorride per l’effetto del suo “elisir d’amore”.

 

Venerdì 29 aprile alle ore 17,45,  Il Salotto culturale “Prospettiva Persona” presenta un   appuntamento  fuori programma con la conferenza dibattito

I lavoratori pubblici tra etica e diritto

A cura di Simona D’Antonio

I “furbetti del cartellino” possono essere chiamati a rispondere anche per danno di immagine, cosa già prevista dall’ordinamento ma ora viene quantificato anche il valore di partenza della multa: «L’ammontare del danno risarcibile è rimesso alla valutazione equitativa del giudice anche in relazione alla rilevanza del fatto per i mezzi di informazione e comunque l’eventuale condanna non può essere inferiore a sei mensilità dell’ultimo stipendio in godimento, oltre interessi e spese di giustizia» si legge nel testo del decreto attuativo della riforma Madia.