COMUNICATO STAMPA- INVITO PER SALOTTO CULTURALE DEL 22 E 24 nOVEMBRE 2017

Comunicato stampa – Invito

 

Il prossimo Mercoledì 22.XI.2017, ore 17,45, Sala Caritas, via Vittorio Veneto,11 – Teramo il Salotto culturale “Prospettiva Persona” ( con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale e la Caritas della Diocesi di Teramo Atri), continua i mercoledì del salotto con la rubrica “Conosciamo la poesia dialettale”, dando attenzione al poeta romanesco Trilussa a cura di Paolo Tomassini

La cittadinanza è invitata

Approfondimento

Trilussa, pseudonimo anagrammatico di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, è stato un poeta, scrittore e giornalista italiano, particolarmente noto per le sue composizioni in dialetto romanesco.Comparso sulla scena dall’Ottocento in poi: se Belli con il suo realismo espressivo prese a piene mani la lingua degli strati più popolari per farla confluire in brevi icastici sonetti, invece Pascarella propose la lingua del popolano dell’Italia Unita, che aspira alla cultura e al ceto borghese, inserita in un respiro narrativo più ampio. Infine Trilussa ideò un linguaggio ancora più prossimo all’italiano, nel tentativo di portare il vernacolo del Belli verso l’alto. Trilussa alla Roma popolana sostituì quella borghese, alla satira storica l’umorismo della cronaca quotidiana. In particolare Trilussa ha la capacità di evidenziare attraverso meschinità e debolezze tipiche delle persone attraverso metafore efficaci e graffianti, spesso basate su episodi che hanno come protagonisti animali domestici. È questo il caso del noto sonetto Er cane moralista in cui all’iniziale comportamento censorio e critico verso comportamenti riprovevoli, segue un finale in cui l’accomodamento e il reciproco interesse richiamano situazioni non rare nei comportamenti umani.

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Venerdì 24 Novembre 2017 alle ore 17,45 il Salotto culturale “Prospettiva Persona” nei locali provvisori di Via Vittorio Veneto 11, nella Sala Caritas al primo piano a Teramo continua il Venerdì dantesco con la lettura del XVII canto del Purgatorio  a cura di Benedetto di Curzio

XVII canto del Purgatorio

Poi piovve dentro a l’alta fantasiaun crucifisso, dispettoso e ferone la sua vista, e cotal si moria…Noi eravam dove più non salivala scala sù, ed eravamo affissi,pur come nave ch’a la piaggia arriva…“…Quindi comprender puoi ch’esser conveneamor sementa in voi d’ogne virtutee d’ogne operazion che mera pene…”

 

Argomento del Canto

Uscita di Dante e Virgilio dal fumo della III Cornice. Esempi di ira punita. L’angelo della mansuetudine. Salita alla IV Cornice e spiegazione di Virgilio sulla struttura morale del Purgatorio. È la sera di lunedì 11 aprile (o 28 marzo) del 1300, verso le sette           S. D’Antonio