Bilancio del II Convegno del personalismo euroafricano

Dopo il I convegno personalista euroafricano del 2005  in Burkina Faso, la nuova proposta  partita dal Benin attraverso il prof. Felix Nestor Ahoyo, Univ. Cotonou,  ha visto protagonisti   e relatori al Convegno lo staff di “Prospettiva Persona”   in partenariato con  l’Università di  Cotonou, la Société Béninoise de Philosophie e la Faculté de Philosophie.  Il convegno  si è svolto a Ouidah (Cotonou), la città storica della schiavitù nel centro IDEE che è nato per riscoprire le tradizioni culturali endogene dell’Africa francofona. Il tema del convegno Gli intellettuali africani ed europei in lotta contro l’oppressione per la dignità della persona. Riflessione a partire dagli autori:  Kwame N'krumah, Joseph Kizerbo, Leopold Senghor, Ignazio Silone, Antonio Gramsci, Emmanuel Mounier, Paul Ricoeur ha avuto la ricchezza prevista di interventi e comunicazioni  sia da parte dei colleghi africani che da parte degli esperti europei. Le riflessioni a partire dal contributo di intellettuali euroafricani  ha prodotto oltre venti interventi che confluiranno negli atti mentre ha portato a condividere  una Risoluzione in 10 punti votata all’unanimità dal Congresso per lavorare insieme nel futuro. Insieme alla risoluzione è stato votato un Comitato preparatorio del III Congresso   personalista euroafricano da tenersi in Nigeria durante il 2009. Nel Comitato è stato  incaricato a gestire i rapporti con la società civile europea il direttore di Prospettiva Persona, mentre come consiglieri sono stati votati il vescovo Seccia per gli affari religiosi e la prof. Di Nicola per le problematiche di genere.

L’iniziativa condivisa e sostenuta dal Vescovo di Teramo Mons. Michele Seccia ha trovato riscontro a livello nazionale con la concessione del Patrocinio e di un Contributo da parte della CEI- Comitato per gli Interventi Caritativi a favore del Terzo Mondo   (Fondi 8 x mille), progetto approvato in data 16 giugno 2007,  n. 576/2007. L’apprezzamento delle gerarchie ecclesiastiche del Benin sono state di grande sostegno anche per la delegazione italiana.

La Giunta Regionale Abruzzese   attraverso l’assessore Tommaso Ginoble  e il Presidente della Provincia di Teramo Ernino D’Agostino possono essere ben soddisfatti per l’appoggio dato ad una iniziativa di cooperazione culturale che in Africa ha avuto apprezzamenti e risonanza anche sulla tv nazionale e sulla stampa nazionale del Benin. 

S.D.

 La rivista “Prospettiva Persona”  racconta il viaggio in Africa 

Il primo impatto con  l’Africa dalla cultura endogena molto vivace ci ha impressionati non poco. I loro ritmi, le loro maschere e le danze propiziatorie all’apertura di un Convegno scientifico-culturale erano a dir poco inusuali per noi abituati ai freddi saluti delle autorità e alle austere atmosfere dello studio.

 La prima mattinata di lavori del Congresso invece ha saputo coniugare il messaggio dei valori e lo stile di ascolto reciproco. “Non abbiamo nulla da insegnare”, ripetevamo con spirito di dialogo e l’accoglienza del messaggio si faceva spazio nel cuore degli oltre 60 docenti di varie università africane di lingua francese (Burkina, Benin, Costa d’Avorio, Togo)   con una rappresentanza anche del mondo anglofono (Nigeria) e di Haiti.

L’ascolto attento, il rispetto per la dignità della persona, la solidarietà culturale ed anche pratica, (avendo contribuito alla realizzazione anche concreta del Convegno, grazie agli sponsor italiani: CEI, Provincia di Teramo, Regione Abruzzo), si declinavano con i contributi scientifici attinti agli autori africani (Nkruma, Senghor, Diop, Kizerbo), ma anche agli europei Mounier, Gramsci, Silone, Ricoeur. Ogni relatore cercava di stare nei venti minuti di prassi e le domande arricchivano i contenuti con un interesse crescente da parte di tutti i partecipanti selezionati.

La riscoperta dei valori tradizionali della cultura africana (abbiamo scoperto che un loro personaggio Orumilla  è vissuto ai tempi di Socrate e insegnava precetti analoghi) in dialogo con il personalismo comunitario fecondava i primi e arricchiva il secondo senza confusioni teoriche e senza appiattimenti. Il ricordo delle esperienze della schiavitù, i luoghi di questa triste esperienza ci  hanno immunizzato  contro  sentimenti di superiorità culturale che ingenuamente avrebbero potuto affiorare.

La presenza del Vescovo Michele Seccia nella delegazione italiana, dapprima accolta con un poco di stupore si è fatta sempre più gradita e stimata sia per lo stile di presenza che per i contenuti della relazione.

Hanno apprezzato molto il nostro metterci in gioco con i canti e con le loro danze culturali.

Terminato il Convegno queste sensazioni si sono tradotte in documento e in scelta di continuare a lavorare insieme. Il Comitato preparatorio del III congresso del personalismo euroafricano nonché del Congresso di filosofia panafricana sono una testimonianza evidente dello spirito e dello stile di fraternità rispettosa di usi e tradizioni locali.

 

Risoluzione speciale votata dai partecipanti al II congresso personalista euroafricano  in Benin

 I  partecipanti al II congresso personalista euroafricano hanno ritenuto che il futuro dell'Africa poggi essenzialmente sulle seguenti priorità a tutto vantaggio della stessa  I'Africa:

1. Ogni uomo ed ogni donna esige il rispetto integrale della dignità dovuta ad ogni essere umano, irriducibile unico e libero;

2. Ogni Stato dell'Africa deve prendersi cura dei propri cittadini, in particolare più poveri ed investire le proprie risorse per l'evoluzione della nazione ed il bene comune;

3. Il panafricanismo filosofico in dialogo con il personalismo europeo, desidera offrire riferimenti per la costruzione di una fraternità universale  attraverso la valorizzazione delle convergenze interculturali euro-africane  e attraverso la riscoperta di valori comuni come la solidarietà, l'ospitalità e la reciprocità;

4. Lo strumento politico che il congresso suggerisce è la convocazione di periodici congressi in Africa per stabilire un patto di pace reciproca nel continente e promuovere la democrazia ed il rispetto dei diritti dell'uomo;

5. Promuovere le relazioni tra i popoli africani per aiutare l'Africa a costruire  un'unità confederale degli Stati;

6. La relazione tra panafricanismo e personalismo potrà condurre la cooperazione tra gli Stati africani verso l’abolizione delle frontiere;

7. Riguardo alle influenze dei contributi di pensiero anglofoni, francofoni e di lingua portoghese endogeni, cristiani, islamici, il congresso desidera la promozione di un dialogo fecondo, valorizzante e fraterno  tra le culture e tra i cittadini;

8. I partecipanti al congresso chiedono ai capi di stato africani ed a tutti gli attori politici e quelli della società civile à sostenere un nuovo Rinascimento della cultura africana favorevole alla costruzione di Comunità solidali;

9. Una reale democrazia merita di essere promossa ovunque in Africa per supportare la Iibertà, i diritti dell'uomo, i principi di buon governo e della giustizia per tutti;

10. La tradizione in Africa, considerata come fonte e risorsa, può fertilizzare la mondializzazione nella quale tutti siamo inevitabilmente immersi. La costruzione di un futuro migliore portatore di sviluppo reale e di promozione della dignità della persona dei cittadini dell'Africa procede parallelamente aI contributo originale della cultura africana con un dialogo sincero con altre culture basato sulla reciprocità e sul rispetto  delle differenze.

Ouidah (Benin), il 28 settembre 2007

 Tre italiani nel Consiglio Panafricano di FilosofiaVotato dal II Congresso del personalismo euroafricano Comitato  per  gli anni 2007-2009

Presidente :      Sophie Oluwole (Nigeria)

Vice – Presidente :       Ramses BOA Thiemélé (Costa D’Avorio)

Segretario  Generale :  Jean – Paul SAGADOU (Burkina Faso)

Segretario Generale Aggiunto: Bamba ASSOUMA (Costa D’Avorio)

Segretario all’informazione e alla comunicazione : Félix-Nestor AHOYO (Bénin)

Segretario  incaricato delle relazioni con la Società Civile Europea:  Attilio DANESE (Italia)

Tesoriere Generale : Fatemi A. Kazeem ( Nigeria)

 CONSIGLIERI

Consigliere agli affari africani: Honorat AGUESSY

Consigliere ai rapporti accademici: Paulin HOUNTONDJI

Consigliere per i problemi religiosi: Monsignor Michele SECCIA

Consigliere per le relazioni di genere: Giulia Paola DI NICOLA