Caro direttore,
Non ci sto più con questo modo di intendere l’avversario politico da eliminare ad ogni costo, un veleno che si è insinuato anche dentro l’humus cattolico, imbevuto del virus anti-persona che non è degno di nessuna visione religiosa della vita, lontano dall’amore per i nemici, lontano dal rispetto per ogni persona al di là delle idee. La on. Bindi, anche se ha tardivamente modificato il tiuro, non ha avuto il pudore di tacere affermando nell’intervista su “La Stampa”:«Berlusconi non faccia la vittima», unendosi così felicemente a Di Pietro che ha avuto l’impudenza di affermare: «E’ il governo che provoca» e anche dopo le critiche di tutti ha riaffermato lo stesso concetto sulle leggi ad personam.
I veri mandanti morali di simili aggressioni stanno venendo allo scoperto e la gente capirà davvero chi ha armato le mani del folle Tartaglia (troppo comodo scaricare tutto sulla follia di uno solo che poi era andato alla manifestazione con altri attrezzi micidiali): le campagne contro il premier indicato come “uomo immorale” anche da organi di stampa vicini al suo giornale, “mafioso”, mandante delle bombe del 1993, mostro da eliminare, fatte da giornali come Repubblica, l’Unità, Il Fatto, da personaggi come Santoro, Travaglio, Floris, Bindi, Grillo e i girotondini o dai facebookisti fans del sito “Uccidiamo Berlusconi” del Matteo Mezzadri del PD di Modena, poi fatto dimettere, o di Tartaglia (oltre 60000) e quanti altri ancora.
La dittatura mediatica di questa minoranza non può prendere il sopravvento nenache sulla piazza mediatica ( il sito di solidarietà al Presidente sta per raggiungere 2 milioni di adesioni), neanche se i furbetti del “fuori onda” aspettano l’uso distorto da parte dei soliti magistrati (rimproverati anche dal CSM) dei pentiti smentiti e riproposti come depositari della verità preordinata: “è lui il mostro, il mafioso, il mandante delle stragi”. Cosa capisce il destinatario del messaggio? “eliminatelo!!!”.
Siamo alla deriva terzomondista della democrazia italiana. Mai un attentato così devastante contro un presidente del Consiglio in carica, neanche contro Tambroni nel 1960.
Buona invece la reazione sana del paese, ma con troppe ipocrisie di quanti sino all’altro ieri gridavano al “discorso violento” di Berlusconi a Bonn, invitavano alla contrapposizione frontale o si limitavano allo e richiedevano lo scontro durissimo da portare in parlamento e azioni intimidatorie per farlo dimettere, e oggi corrono ad esprimere solidarietà pelosa.
Speriamo in un ravvedimento generale anche di quei cristiani sedicenti “adulti”, che si sono nutriti di Repubblica e affini e coltivata la segreta speranza che fosse il padre Eterno ad eliminare il mostro o con “un cancro” (sentito personalmente da persona pia) o con la mano omicida del folle di turno. A Milano è successo anche questo. Chi aveva radunato gli oltre cento giovani dei gruppi alternativi che si sono infiltrati tra la folla del PDL? Chi ha coperto con le giustificazioni tali gesti squallidi e inqualificabili?
Indignato
Lettera firmata