La cittadinanza è invitata a partecipare
alla
Presentazione del libro Il buio sconfitto del prof. Settimio Luciano
Va detta subito una cosa, nella maniera più chiara possibile: se non credete all’amore, all’amore vero questo libro non è per voi: non leggetelo! Il cinismo, le paure sono bandite in questo testo perché vi trovate il coraggio dell’amore: di un amore immensamente umano e immensamente divino, di un amore che parte dalla fragilità e bellezza di uno sguardo femminile per elevarsi a quello di Dio. Ciò facendo vi si trova lo splendore dell’umanità che sa affidarsi all’altra persona, amata profondamente, e a Dio: da quest’ultimo si impara l’essere profondamente uomini e donne nel senso eccelso del termine perché vi si trova il coraggio dell’amore.
Il primo aspetto che vorrei sottolineare è quello del linguaggio utilizzato. Trattandosi, a volte, di coppie di cui sono già in corso i processi di beatificazione o altro ancora, ci si aspetterebbe il tono dei panegirici. La scrittura, invece, sa mettere assieme il rigore scientifico delle informazioni storiche date; e una freschezza ed un fascino che avvince: una scrittura piana, profonda, scorrevole ed intensa. Vi sono molti riferimenti ai testi scritti da questi personaggi in varie occasioni, vi è l’attenzione al riportare i fatti storici in cui si sono trovati coinvolti; e vi è l’amorevolezza di uno sguardo che tiene le fila del discorso svolgendo la filigrana della vita intima di questi amanti senza il solito senso stucchevole di gossip che spesso si trova quando si racconta la vita delle coppie.
Questo libro si rivolge ai contemporanei: alla loro modalità di vivere ed affrontare i sentimenti, alle disillusioni e senso di disincanto da cui sono avvolti come una coltre oscura e pesante. Si rivolge ai contemporanei con la speranza che la maniera di vivere l’amore da parte di queste coppie, rappresenti un messaggio valido anche oggi. “Il buio sconfitto” ha la pretesa che nella c.d. epoca del postmoderno – dove tutto è frammentato, transitorio e liquido come acqua che scorre – continui ad esservi il desiderio profondo dell’amore, del rispetto profondo l’uno per l’altra, dell’essere pronti a dare la vita per la persona amata. La tenerezza di un gesto d’amore, gentile e forte nel contempo, continua a parlare a giovani che sembrano alienarsi e non credere più nel coraggio dell’amarsi… e invece lo cercano, lo vogliono: nonostante le tante paure e angosce che avvolgono e bloccano la mente e il cuore.
Questo amore vero fra uomo e donna fatto di passione, di attenzione e cura reciproche, questo affetto sincero che sa diventare fortezza d’amicizia, è ciò che viene narrato nelle vicende di questo libro. Quello che avete dinanzi non è il Libro cuore o uno dei tanti romanzi rosa che parlano di passioni e trasporti amorosi che si concludono con “e tutti vissero felici e contenti”. Trovate vite, esistenze ferite dal dolore e animate da speranze: volti concreti che hanno saputo, voluto e desiderato amare coinvolgendosi totalmente in ogni angolo di se stessi, senza infingimenti e tornaconti.
Non solo. Nelle vicende di queste coppie, alcune delle quali risalgono alla prima metà del XX secolo, troverete tante tematiche moderne. Faccio l’esempio con la coppia che più di altre colpisce: quella dei Péguy. Charles Péguy è stato un uomo che ha amato profondamente la moglie ebrea e atea (anche se alla fine, dopo la sua morte tutta la famiglia si convertirà al cristianesimo) in un rispetto che non ha mai voluto far cambiare il modo di vivere della donna amata senza che lei lo volesse per davvero. Tutto questo in mezzo agli attacchi della famiglia della sua compagna che non gli risparmiavano dolori e incomprensioni; e agli attacchi da parte della Chiesa che esigeva il matrimonio sacramentale e il battesimo dei figli. Ed è un uomo che nonostante il fatto che si fosse innamorato profondamente di un’altra donna, non ha mai tradito la moglie. Qualcuno sorriderà pensando alla libertà di “scambio” di coppie e di tutto il carnaio del sesso nella società in cui viviamo. Eppure… Eppure, non è ciò che ognuno di noi vorrebbe compiere? E ognuno di noi non vorrebbe essere amato così? Nonostante la liquidità proclamata dell’amore moderno.
Si può prendere la vicenda di un uomo politico quale De Gasperi e rimanere intimamente meravigliati dalla tenerezza e delicatezza dei sentimenti espressi verso la moglie Francesca nelle tante lettere inviatele. Quando si parla della vita privata dei politici si è abituati a ben altro. Eppure… Eppure, non è questo rispetto profondo, questa tenerezza indicibile e calda che vorremmo investisse beneficamente anche la vita di chi si dedica alla politica? Chi è beneficamente invaso da una simile bellezza di sentimenti, si può esser certi che non sarà attaccato né al potere e né al denaro. Oggi, nella politica diventata potere bieco e immagine vuota da mostrare, non è la qualità umana di un De Gasperi – alimentata, si può esserne certi, dall’amore della sua Francesca – che vorremmo in chi è stato scelto dal popolo (più o meno)? Nella nostra società liquida, nel guazzabuglio di una politica tutta immagine e fatta di slogan a cui non crede nemmeno chi li sta pronunciando con tanta veemenza, è questo che desidereremmo: uomini con l’animo delicato di chi ama profondamente la propria donna sapendo declinare questo atteggiamento nella gestione della cosa pubblica col rispetto e col senso forte della giustizia.
Si pensi all’amicizia spirituale instauratasi fra un teologo gesuita, quale è von Balthasar – che diventerà uno dei grandi teologi del XX secolo – e una donna sposata protestante quale è la von Spyer. Il superamento dei pregiudizi e il senso di fecondità spirituale proveniente da un’amicizia vera, spirituale e di grande intensità speculativa come quella avvenuta fra i due, non era cosa semplice. Anche qui se non è l’intensità dell’incontro anche erotico fra uomo e donna, è la bellezza dell’amicizia e di come questa possa far splendere la vita di chi è studioso e lo si pensa ammuffito dall’odore dei libri e lo si immagina col capo chino a scrivere articoli e saggi. è dallo splendore dell’incontro, dalla vitalità di due sguardi che sanno fissarsi da amici che proviene lo svolgersi della riflessione teologica o di altro tipo. E quando si legge, quando si scorrono le parole, tutto questo lo si avverte perché da quella lettura proviene l’odore intenso della vita vissuta con amore… e quanta speranza e voglia gioiosa di esistere attecchisce nell’animo di chi legge!
Avvicinarsi a questo libro significa iniziare a credere nell’amore vissuto da queste coppie, avvertire l’intensità della loro testimonianza e farla propria. Questo, in tal senso, è un libro pericoloso perché, credo, ciò a cui aspira non è solo far conoscere – che è già altamente meritorio – ma far vivere, far credere che l’amore possa essere vissuto e concretizzato col coraggio, con la sublimità, col senso quotidiano che sa affrontare problemi e difficoltà sempre e comunque amando, che si trovano in queste pagine.
Se non volete ritrovarvi coinvolti in questa avventura spirituale esigente, non comprate e non leggete questo libro!