Chi ci salverà?
da la Tenda https://www.centropersonalista.it/tenda/2011/10/n10_1211.pdf
Quante parole grosse si sono accavallate negli ultimi tre mesi in Italia!
Usurpazione della democrazia da parte di Berlusconi, gridavano quelli
dell’IDV scontenti anche del nuovo governo Monti. Usurpazione della democrazia
da parte di Monti grida ora le Lega… Le urgenze a
volte si risolvono “alla bene e meglio” e c’è chi dice che non
si potesse fare diversamente (vedi Tarquinio a nome della
Cei). Tutti accontentati: il Quirinale, l’Europa dei banchieri,
le Università e anche parte dei cattolici di Todi. Ciò che,
invece molto ci disturba è l’imposizione franco-tedesca sulle
sorti dell’Europa che ha avuto la meglio anche grazie al
mediatore Monti: un’Europa delle banche e non dei cittadini.
La manovra, che coinvolge pesantemente gli Italiani,
rischia di non avere l’efficacia attesa, colpendo quel ceto
medio-basso (il più numeroso) e sfiorando appena le grandi
proprietà e i veri ricchi. Dimissionata la democrazia, si poteva
coraggiosamente sospendere il Parlamento e quanti ad
esso connessi (compresi gli uscieri) sino alla scadenza elettorale
del 2013 con un notevole risparmio di danaro pubblico. È un’ipotesi fantasiosa
ma è vero che in questa fase il Parlamento cura solo qualche ritocco
d’immagine e lotta per difendere i suoi privilegi economici. L’ipotesi di non
mandare il governo tecnico in Parlamento dotandolo solo di poteri costituzionali
legati ai decreti legge per pochi mesi forse era più idonea? chissà? Ma stando
così le cose il vero rischio e di illudere PDL, PD, UDC di essere ancora
protagonisti della politica mentre sono simili a scolaretti intimiditi dal Gran
Consiglio di Facoltà della Bocconi con qualche invitato della Cattolica, della
Sapienza e udite, udite, anche dell’Università di Teramo!!! Nel solco della
migliore (sic!) tradizione i ‘professori’ hanno aumentato la pressione fiscale
invece di cominciare a chiudere le voragini di spesa: gli enti
inutili, la pletora di personale, gli alti dirigenti dei Comuni
che non ne hanno titolo, delle Regioni, delle tanto discusse
province, le auto blu, le prebende dei parlamentari, i loro
benefits e i privilegi che sono unici in tutta Europa e fanno la
differenza. E nemmeno hanno pensato di ridurre le spese
militari o ridimensionare le missioni all’estero o sospendere
l’acquisto di 124 nuovi aerei da combattimento (contro chi
facciamo la guerra?) che costano molti miliardi di euro, quasi
una manovra!
Insomma questo Natale non sembra essere foriero di serenità
istituzionale anche perché lo spread è ancora alto e ballerino,
gli indici di Borsa continuano a mietere i capitali, e l’avvento
di Monti non ha portato pace nei mercati. L’augurio è
che la creatività italiana sappia inventarsi un nuovo miracolo economico, ma
all’orizzonte per dieci anni almeno le nubi lasciano prevedere temporali e
nuove povertà. In questo Natale costretti a risparmiare sui regali possiamo
però abbondare nelle preghiere a Gesù Bambino perché salvi l’Italia dai mercanti
del tempio e ci faccia ritrovare la serenità anche nella dura traversata del tunnel.
Attilio Danese
Poesia natalizia……
E’ scesa dai Monti una neve di tasse
Di questi bei doni son piene le casse:
accise , gabelle , l’imposta speciale
imbiancan quest’anno il santo Natale
Sull’albero spoglio coperto di fiocchi
un grappolo d’IVA appaga i tuoi occhi
due palle di ICI
per tanti infelici
Stipendi bloccati, pensioni, inflazione,
di sopra al presepe faranno festone
Ma vuoto è il presepe: la Casta,che bello!,
si è pure pappata il bue e l’asinello!
Che cosa ci resta in tanto squallore ?
La luce divina di nostro Signore.
Bice. T
da
La Tenda https://www.centropersonalista.it/tenda/2011/10/n10_1211.pdf