Patrizia Lombardi divideva il mondo teramano in due, quello de “li mustre”, come lei amava appellarli in dialetto con la sua inimitabile “R” arrotondata, e tutto il resto. Bianco o nero, insomma. E non c’erano vasi comunicanti, qualcuno che potesse travasarsi da un universo all’altro. No, niente di tutto ciò. Sgranava i suoi grandi occhi...
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La preminenza della parola nella vita sociale dell’Atene antica
In nessuna area della civiltà umana forse come nell’Atene democratica si riescono a rintracciare tanto in evidenza svolte e innovazioni culturali così radicali da cambiare il pensiero umano e l’itinerario della civiltà. Lo si avverte soprattutto nell’Atene post periclea allorché, nell’attività sempre più varia e intensa degli intellettuali, si individua un cambiamento che porta dalla...
Il mio presepe
Desidero accovacciarmi dietro la mangiatoianascondermi dietro il manto di Mariae dietro il pastrano di Giuseppe. Desidero che mi avvolgail calore del bue e dell’asinellosdraiati sulla calda pagliain una capanna illuminatasolo da stelle che alte in cielobrillano d’amore. Desidero che la cometa appaiaa rischiarare ancheil mio antico doloree che i Re Magi arrivandoincensino le mie lacrime....
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