Categoria: RICORDANDO BENEDETTO

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Caro professor Di Curzio

Sono passati pochi giorni da quando ci ha fatto questo scherzetto. Lei che con la sua spontaneità ha accompagnato me e la nostra classe per un anno e mezzo, perché il Covid ci ha bloccato, e quegli arnesi maledetti non aveva intenzione di adoperarli, se non per scrivere l’argomento del giorno. Le sue lezioni andavano...

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Caro professore,

lo sa, lei meriterebbe le parole più belle del mondo, quelle che lei tanto amava, quelle che ci insegnava. Oggi vorremmo raccogliere tutte quelle parole, tutte quelle poesie e le rime nascoste, tutti gli epigrammi, le elegie, le tragedie, tutte le orazioni più belle e i più bei canti. Ma le parole a volte non...

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Carissimo Benedetto,

ti abbiamo salutato in tanti in una chiesa piena di luci, di musica, canti, gremita di gente di ogni età, ci siamo commossi nel sentire le parole di don Antonio, che ci hanno consegnato il tuo vero ritratto, e quelle bellissime di un tuo alunno che ha saputo cogliere le tue qualità di insegnante appassionato...

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In ricordo

“…ovunque egli si trovi adesso, o che il suo nobile cuore continui a battere sulla Terra, o che sia ormeggiato in Paradiso…” da Billy Budd di Mellville in ricordo di Benedetto, caro amico, principe dei nostri eventi culturali e conviviali /IL DESIGN/ Loredana Ioannoni e Manlio Ricciotti

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Ciao, Bene

(così ti chiamavo e continuerò a chiamarti) Che grazia sarebbe poterti scrivere, come di solito avviene fra le umane genti, “come stai?” e soprattutto riceverne risposta. Sarebbe il più straordinario fra i miracoli, la “prova”. Ma poiché questo è un sogno, continuerò a parlarti nell’unico modo che mi è dato usare , quello della fede,...

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Scebbenedatte, Benedè !

Te n’hì scite huatta huatte, zitta zitte, e cì lasciate tutte quinte derelitte, de bbotte, cì date ‘na mezza sturdellite, aè mbù de jurne e nge same ancor’arpejìte. Facce da sguazzone, ucchiale quasce rusce, nu libbre mmane, nu surrise d’ucchje e vocche stampate da luntane, la battuta pronte, la lingua sciodde nghe ‘na citazjone, la...

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Caro Benedetto

Dopo una settimana di afasia, che mi ha colpito come tanti dei tuoi amici, comincio a balbettare. Sei venuto alla Sala di lettura di Via Nicola Palma al primo inizio (2001), insieme a Lucia. Ti abbiamo accolto con gioia, ma non avevamo ancora scoperto il tesoro che ci era stato donato. Eravate sempre per noi...