Le elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre 2024 sono state caratterizzate da un clima di tensione e polarizzazione, trasformando una tradizionale celebrazione democratica in una giornata di ansia e scontri. La competizione tra Donald Trump e Kamala Harris ha visto entrambi i candidati adottare strategie comunicative diverse, con un uso intensivo dei social media.
Donald Trump ha utilizzato una retorica aggressiva, spesso caratterizzata da attacchi personali, sfruttando meme e contenuti virali su piattaforme come TikTok e podcast per mobilitare il sostegno, soprattutto tra i giovani uomini. Secondo il New York Post, Trump ha superato Harris nella “guerra di TikTok” grazie a meme accattivanti e montaggi video appariscenti, ottenendo preziose visualizzazioni dai giovani elettori.
Kamala Harris, invece, ha insistito sull’importanza di un processo elettorale trasparente e sulla partecipazione civica, affidandosi a influencer per coinvolgere i giovani, pur con risultati non sempre certi. Il Financial Times ha riportato che la campagna di Harris ha adottato una strategia per risuonare con la Generazione Z, impiegando giovani esperti nella creazione di contenuti virali, ottenendo milioni di visualizzazioni.
La giornata elettorale ha riflettuto la profonda polarizzazione della società americana, con confronti accesi sia online che offline. La disinformazione e il timore di interferenze hanno ulteriormente alimentato l’ansia collettiva. Euronews ha riferito che Russia, Cina e Iran hanno diffuso molta disinformazione per minare la fiducia nel voto.
Per preservare l’integrità democratica e favorire la coesione sociale, è cruciale che i leader e i candidati adottino toni costruttivi e lavorino per garantire un passaggio di potere pacifico e sicuro fino all’insediamento ufficiale. Secondo La Repubblica, Kamala Harris ha dichiarato: “Dobbiamo accettare il risultato“, sottolineando l’importanza di una transizione pacifica.
In vista dell’insediamento del 20 gennaio, anche Trump ha iniziato a moderare toni e linguaggio. Per ridurre i rischi di violenza, è essenziale attingere maggiormente all’educazione civica e alla promozione della nonviolenza, coinvolgendo politici e leader civili. La gestione del periodo post-elettorale, con massima trasparenza e sicurezza, è fondamentale per evitare scenari violenti e assicurare un passaggio di potere pacifico.