Dedicata a Surrounded Islands, Biscayne Bay, Greater Miami, Florida, 1980–83 e’ un’opera d’arte ambientale (Land Art) del 1983 in cui gli artisti Christo e Jeanne-Claude circondarono un arcipelago di isole a Miami con tessuto rosa fluttuante.
Scopo dell’installazione era quello di utilizzare il paesaggio come fosse una tela enorme e il riferimento più diretto é alle NINFEE di Monet…il forte colore rosa fu scelto per accentuare l’ artificialità del progetto e comunque rimanda alla natura per i fenicotteri tipici del luogo ma anche all’opera dell’uomo per il colore rosa molto usato in edilizia in Florida – sempre nel rispetto dell’ambiente –
Con le loro imprese, Christo Vladimirov Yavachev (Gabrovo, 1935 – New York, 2020) e Jeanne-Claude Denat de Guillebon (Casablanca, 1935 – New York, 2009), meglio conosciuti come il duo artistico Christo e Jeanne-Claude, hanno rivoluzionato profondamente il modo di concepire l’opera d’arte e il suo processo di realizzazione. Negli anni Sessanta, quando il sistema del mercato artistico e delle gallerie si stava affermando sempre più e con maggior forza, avevano deciso di non far parte di quel mondo, rifiutando di farsi rappresentare da qualsiasi galleria d’arte, respingendo finanziamenti esterni per conto di sponsor e autofinanziando i loro progetti, divenendo così di fatto gli unici padroni del loro fare artistico.
Ancora più eclatante è stato il loro voler aprirsi al pubblico, coinvolgendolo nella partecipazione reale dei loro progetti, in un periodo in cui, a metà degli anni Sessanta, gli artisti stavano diventando sempre più ermetici e concettuali.
Nei loro “impacchettamenti”, termine con cui conosciamo le loro opere, Christo e Jeanne-Claude si sono tolti la maschera dell’artista irraggiungibile, per scendere allo stesso livello delle migliaia di persone che hanno collaborato nel corso di più di cinquant’anni alla realizzazione delle loro imprese. Un’utopia che è diventata realtà.
Arte non più da guardare ma da vivere in presenza e la scelta di autofinanziare ogni opera é un modello di libertà a cui i nostri non hanno mai voluto rinunciare.
L’Italia ha avuto il piacere di accogliere il loro ultimo progetto realizzato, TheFloating Piers (dal 18 giugno al 3 luglio 2016 sul lago d’Iseo) con Germano Celant come suo direttore, forse la più importante opera di LAND ART in Italia, una rete di pontili galleggianti ricoperti di tessuto giallo brillante ( ed io ce l’ho!!).
Christo (la sua amata Jeanne-Claude era morta nel 2009) è riuscito a donare a milioni visitatori l’illusione di camminare sulle acque – capolavoro di ingegneria contemporanea e temporanea come tutte le altre installazioni, le passerelle sono una prosecuzione ideale delle vie dei borghi, in sintonia perfetta con la natura che la circonda, seguono il ritmo delle onde e riflettono la luce mutevole delle giornate estive. Una esperienza totalizzante, intraducibile quasi magica….
Oggi uno dei punti fermi di questa forma d’arte è che tutte le opere siano deperibili: utilizzando rami, sassi, foglie e tutto ciò che la natura mette a disposizione, la Land Art è al 100% ecosostenibile perché restituisce all’ambiente ciò che ha preso in prestito.
Infatti, oltre a fare utilizzo di fibre e materiali riciclabili (altra caratteristica fondante del loro modus operandi), il duo è sempre stato, se vogliamo dire, eticamente corretto sia nel pagamento giornaliero di tutte le persone coinvolte nei loro progetti (e ricordiamo che loro stessi si facevano carico dell’intero onere finanziario), sia nella presenza costante di figure professionali specializzate, fra cui biologi, oceanografi, ecologisti, esperti di animali, solo per citarne alcune.
La loro importante eredità è legata ad una concezione artistica allo stesso tempo visionaria e pragmatica, temporanea e collettiva, capace di svelare le meraviglie del mondo.
Per l’opera completa dei due artisti si rimanda al seguente link :
https.//it.m.wikipedia.org/wiki/Christo_e_Jeanne-Claude
IL DESIGN di Loredana Ioannoni
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