Sguardo vispo, sorriso accogliente e un carattere socievole, questa è Loredana Ioannoni, proprietaria de “Il Design” a Teramo in largo Melatini 27. Riduttivo chiamarlo negozio, anzi non lo è. Questo spazio, in pieno centro, è uno scrigno che Loredana ha curato con dedizione e passione in questi ultimi venti anni e all’interno del quale nascono progetti d’interni, e non solo.
Lunga e sfaccettata è la strada che ha portato Loredana all’apertura di questo spazio: si forma presso l’Università di Architettura a Pescara e ha un diploma specialistico da arredatrice d’interni. Inizia la sua gavetta presso studi di architettura nei quali si occupa di progettazione d’interni e successivamente trova lavoro presso uno dei più prestigiosi negozi di arredamento di Teramo, esperienza che conclude per diventare arredatrice e designer per Divani&Divani di Natuzzi e in seguito direttore commerciale di Chateau D’Ax. In ultimo apre in società un negozio franchising di arredamento che le ha fatto comprendere quanto abbia bisogno di uno spazio tutto suo, all’interno del quale poter rispecchiare la sua eclettica personalità. Questa è la storia che ha portato Loredana all’apertura di “Il Design”
Sempre in giro per fiere, eventi, esposizioni tra le maggiori capitali del design (Milano, Dusseldorf, Barcellona, Parigi…solo per citarne qualcuna) alla ricerca delle innovazioni e alla cattura delle tendenze. Ricerca è proprio la parola chiave che rispecchia il lavoro ventennale portato avanti da Loredana nel suo spazio ed è lei stessa a delineare il suo percorso: “Vent’anni di ricerca, sempre in giro per fiere ed eventi alla scoperta del bello e per potersi circondare di cose pratiche senza tradire la bellezza…bellezza che è diversa da persona a persona, da famiglia a famiglia. Nel primo dialogo con il cliente c’è la anamnesi (per usare un linguaggio medico, ma spesso appropriato), seguono lo studio e l’elaborazione dei dati per fornire soluzioni personalizzate ad hoc che risultano essere un concentrato di praticità, emozioni e design…Vent’anni di lavoro, di amicizie vecchie e nuove, tra le quali la collaborazione importante con la Tenda che va avanti da otto anni.”
L’appuntamento con Loredana è alle 10:30 nel suo atelier di design pensando sia sufficiente un’oretta per raccogliere le informazioni per la stesura dell’articolo ed invece alle 13:15 mi trovo a dover salutare Loredana per via dell’orario. È un vulcano, inarrestabile. Inizia a parlare dei suoi eventi culturali e artistici che hanno avuto eco su riviste nazionali indicandomi gli angoli dedicati ad esposizioni permanenti collegate ad alcuni eventi da lei organizzati (ed ancora visitabili!). Nell’atrio, prima ancora di varcare la porta d’ingresso, già s’intuisce che si tratta di uno spazio culturale, artistico e di progettazione a tutto tondo, insomma un vero e proprio laboratorio creativo: dieci segni grafici con relativa firma campeggiano al centro del muro bianco dell’atrio, omaggio dell’amico di sempre, l’architetto Lucio Rosato, in occasione dei dieci anni di attività. Dirigendo lo sguardo verso la vetrina dietro ad un divano e tra le tende, un vestito anni Venti, appartenuto alla figlia di Donna Vinca, cattura la mia attenzione. Donna Vinca Delfico De Filippis Sorge è stata una delle poche donne ad aver resistito al fascino del Vate, con il quale si stabilì però un intenso rapporto intellettuale.
Entrati all’interno, in un angolo risaltano due abiti di fine Ottocento di Donna Vinca.
Osservo le tante stoffe appese ai raccoglitori o ai muri, le vorrei quasi tutte; ovviamente anche le stoffe hanno un racconto alle spalle: Alice nel paese delle meraviglie, Le nozze di Figaro, le riproduzioni di quadri di Manet, Caravaggio (Merisi), e molti altri… È passata un’ora abbondante ed ancora non sono riuscita a porle le domande che mi ero appuntata, riesco a farla sedere alla scrivania e mi apre tanti raccoglitori, in gergo portfolio, all’interno dei quali conserva i lavori svolti negli anni. Lavori sparsi in Italia e oltreconfine fino alla Russia. Pierre Frey, Rubelli, Foresti Home, Villa Nova, sono alcuni dei marchi ai quali lei si affida per l’arredamento.
Per me è stata una bella scoperta e, credetemi, molte cose sui suoi lavori ed eventi non le ho scritte, ma l’energica Loredana, nel suo laboratorio creativo, ha in serbo tre eventi nei primi tre sabati di dicembre.
Il primo, sabato 2 dicembre ore 17, vedrà come protagonisti l’arch. Lucio Rosato con un’installazione ed il vignettista Nando Perilli con un’esposizione (tra le sue vignette anche quella per l’evento su Donna Vinca). Il secondo, sabato 9 dicembre ore 17, “dietro le quinte del lavoro culturale”, il lungo percorso di progettazione che c’è dietro un qualsiasi lavoro culturale. Interverranno il direttore d’orchestra, Luisella Chiarini, ed il critico letterario Simone Gambacorta. Chiude questo ciclo di eventi, sabato 16 dicembre alle 17, l’evento «la tenda ne “la tenda”». Un gioco di parole che vedrà come moderatrice Loredana Ioannoni degli interventi dei redattori della rivista e dei collaboratori del Salotto Culturale.
Il Design, dove IL non è l’articolo, ma sono le iniziali della nostra cara amica, merita una visita (sempre su appuntamento) in largo Melatini 27 a Teramo.