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  • Il lavoro povero è diventato un’emergenza. Il numero della cosiddetta working poor cresce a dismisura in provincia di Teramo, assumendo dimensioni preoccupanti: almeno un lavoratore su quattro ha una retribuzione bassa, cioè vive in un nucleo famigliare con un reddito netto inferiore al 60% del reddito disponibile equivalente medio nazionale (Istat).   
  • Piumini, maglioni, cappotti. Merce arrivata da più di un mese ma che resta invenduta negli scaffali dei negozi del centro: d’altronde le temperature sono quelle di una primavera inoltrata e non certo quelle autunnali che ammiccano al gelo di un inverno alle porte. Così qualche commerciante, pur di smuovere le acque, già ne approfitta per applicare i primi sconti (in genere sul 20%), oppure per continuare a vendere jeanseria e t-shirt, come fosse estate piena. E le vetrine ancora non si aggiornano. Sono in molti a fare la danza della pioggia e del freddo ma ad altri va bene così: non si vedevano così tanti clienti dagli anni ‘80, dice qualcuno. Per qualcun altro ancora invece è l’ottobre peggiore da quando è in attività, cioè dagli anni ‘70. 
  • Il 118 dovrà essere ripensato, non ci sono i medici e questa mancanza si traduce in un superlavoro (per non dire altro, ndr) per tutti noi, si stanno facendo sacrifici per coprire i turni. L’allarme giunge dal primario del servizio 118 della Asl di Teramo, Silvio Santicchia, 63 anni, ad un passo dalla pensione, tra un anno, però sempre pronto nel caso in cui la direzione gli chieda di proseguire. È votato per il pubblico: Mai fatta attività privata, il privato non mi alletta. Dal 1990 è alla Asl teramana prima come anestesista rianimatore, poi qui in emergenza: ho lavorato 25 anni in elisoccorso, con i verricelli che si calavano tra i dirupi e questo era la parte bella del mio lavoro, un lavoro da precisare che si può fare fino a 40-45 anni, non di più, qui occorre anche molta prestanza fisica. 
  • In un momento storico in cui la stessa Asl di Teramo rimarca come l’obsolescenza delle proprie dotazioni tecnologiche (tac, Rm e altro) sia nelle analisi Swat “un punto di debolezza” e in attesa dei 6,1 milioni di euro di fondi Pnrr a tal proposito, giunge salvifico anche un ecografo donato per l’occasione a Circonvallazione Ragusa da parte del Rotary club Teramo Nord Centenario e della Fondazione Tercas, destinato alle detenute del carcere di Castrogno. Sono felice – ribadisce il direttore della casa circondariale, Stefano Liberatore – perché questo va ad incidere sulla qualità della vita dei detenuti che sono portatori di tanti diritti costituzionali, tra cui quello alla salute. Con questo strumento si evitano le traduzioni a piedi e tutte quelle violazioni connesse a divieti di incontro che sono pregiudizievoli di danni a carico di tutta la collettività perché il nostro carcere è difficile e complesso per via dell’eterogenea categoria di soggetti tra cui il mondo femminile. 
  • Malgrado l’attivo di 23 mila euro nel bilancio consuntivo 2021 dell’Ater, a preoccupare Via Roma resta una morosità dura a scalfire. Difatti ammonta a 2,5 milioni di euro e malgrado le azioni legali condotte (con sfratti eseguiti) e la stessa attività del personale interno resta uno zoccolo duro che non paga e non ha nemmeno cespiti aggredibili” – fa sapere l’azienda territoriale che sottolinea come il canone di locazione, che è la principale fonte di finanziamento di tutte le attività, sia basso (circa 50 euro), cioè la metà di quello nazionale. La somma resta necessaria anche per la manutenzione dei 2.984 alloggi di proprietà. Per un adeguamento dei canoni si dovrà ancora attendere l’adozione del regolamento della Regione Abruzzo che introduce riferimenti Isee che valutano appieno la situazione economica delle famiglie. 
  • Il criterio dell’Agicot, la struttura sanitaria inaugurata ieri al Mazzini, è quello di evitare “le porte girevoli”, cioè che l’anziano fragile una volta dimesso dall’ospedale, rientri quasi subito per via della sua patologia: in questo modo invece lo si potrà prendere in carico cercando di evitare riacutizzazioni di sorta, seguendolo appunto con la neonata Agenzia di Integrazione Continuità Ospedale-Territorio. Questa è la chiosa che fa Valerio Profeta, responsabile della medicina del territorio. La stella polare resta sempre quella di non ingolfare l’ospedale e quindi di implementare la stessa medicina del territorio. Teramo è “un modello” sia per l’Abruzzo che per l’Italia: Difatti dell’Agicot se ne parlerà anche a Palermo e a Berlino – ha spiegato l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, che ieri ha annunciato la presentazione a breve della nuova rete territoriale che prevederà grandi investimenti sulla digitalizzazione e innovazione tecnologica per supportare la telemedicina. Agicot è un progetto fondamentale e innovativo presentato dalla Regione Abruzzo al ministero – prosegue Verì – con Teramo ente capofila per la presa in carico dell’anziano fragile. In una prima fase sono coinvolti sei addetti nella struttura che però si avvarrà di tutte le competenze della Asl. Il finanziamento ricevuto per l’Agicot è di 1,1 milioni di euro: dalla prossima settimana saranno presi in carico i primi 20 pazienti selezionati. La centrale operativa della nuova struttura si occuperà di coordinare tutti gli interventi socio-sanitari dal momento della dimissione del paziente dall’ospedale in poi. 
  • Ed ora arriva anche un ricorso al Tar a complicare la già intricata vicenda del nuovo ospedale. È stato già depositato da un avvocato amministrativista, per conto del segretario regionale della Uil Fpl, Alfiero Di Giammartino, con l’intento di impugnare la delibera di giunta regionale con cui si dà il via libera alla Asl di Teramo a procedere con tutti gli atti programmatici e propedeutici verso la realizzazione della nuova struttura a Piano d’Accio. – Si dovrà accertare che tutto quello che si è prodottorispetti la normativa vigente – chiosa il Consigliere comunale di Futuro In, Franco Fracassa, intervenuto durante la Conferenza stampa di ieri mattina del Comitato promotore per il mazzini, in un appuntamento aperto al pubblico. Si richiedono tutte le documentazioni che sono però tutte secretate presso gli uffici regionali e la Asl di Teramo : Mostrateci tutte le carte, fateci vedere quello che avete fatto fino ad oggi, e se tutto è regolare, è l’appello di Fracassa. Le 40 associazioni che sponsorizzano il Mazzini hanno sempre denunciato una certa opacità nell’operazione.