Intolerance

Intolerance

Cari Vegani,

non ho niente contro di voi, solo vi prego, abbandonate il pulpito di Girolamo Savonarola e ragioniamo insieme. Noi onnivori non siamo quei mostri egoisti e crudeli che voi pensate, ma solo persone normali che hanno , su come va il mondo, idee diverse dalle vostre. Innanzitutto credo sia chiaro che nessuno vuole che gli animali soffrano, e per questo bisogna lottare senza tregua, contro gli allevamenti intensivi, lo sterminio di specie animali in estinzione, i bracconieri e via dicendo, ma, per il resto bisogna riflettere, visto che da migliaia di anni l’uomo alleva pecore, capre ,vitelli per assicurarsi la sopravvivenza.

La storia di tutte le civiltà si è sviluppata con questi secolari cicli vitali e poi, ma solo in seguito, con le coltivazioni dei cereali e dei legumi.

 Il rito del sacrificio agli dei è vecchio quanto il mondo, fino a giungere ai grandi padri ebrei, basti ricordare Abramo, e a tutti i popoli a seguire, e in molti casi quei capi di bestiame venivano poi consumati , dopo la cerimonia, dai fedeli….

Gesù stesso moltiplica i pesci per sfamare i suoi seguaci, e di pesci si sfamarono i santi venerabili di ogni epoca.

Che l’uomo debba tornare a regimi alimentari più variati e salutari e che debba ridurre il consumo di carne è oggi necessario, per molti motivi, ma … perché rinunciare al latte, al formaggio, alle uova?

Le balie di tutti i tempi non hanno forse allattato i bimbi degli altri insieme ai loro? E come danneggio una gallina se le prendo le uova? E i pastori etiopi come sopravvivrebbero nelle terre desolate dell’Africa senza il latte dei cammelli?

Ma è lo stesso regno animale che vi contraddice, i graziosi coniglietti sono, in realtà, esseri ferocissimi, che divorano i loro cuccioli, e così pure i criceti, e persino gli innocui pappagallini nelle gabbie, e lo fanno spesso per eliminare esemplari più deboli, ma anche per riottenere le attenzioni della compagna … Tutta la vita animale è regolata dalla legge del più forte, ed io sono convinta che anche i nostri amatissimi gattini , così teneri ed affettuosi, se ne stanno buoni buoni perché sono troppo più piccoli dell’uomo, ma, se le dimensioni per incanto cambiassero a loro favore, senza dubbio non troveremmo scampo.

 Non c’è da affliggersi, la natura non è né buona né cattiva, bisogna solo prenderne atto, ma voi no, voi andate contro vento, vi siete costruiti un meraviglioso paradiso terrestre, un’arca di Noè , dove per prodigio il leone va a braccetto con gli gnu, il serpente accarezza con le sue spire rane e topolini, e così via.

E invece il mondo è difficile e pericoloso da abitare, appena ci si allontana da casa o dai nostri paesi civilizzati : la zanzara anofele può causare la morte, il drago di Komodo  non lascia speranze,ci sono formiche in grado di uccidere un neonato, per non parlare delle vipere, delle meduse giganti, dei grizzly … e non credo piacerebbe a nessuno, nemmeno a voi , averci a che fare da vicino.

Capisco che sia facile realizzare una convivenza pacifica con agnellini, galline, pesciolini , ma non riesco a pensarvi fra i popoli del terzo mondo, nelle zone infestate dagli insetti che trasmettono la dengue o la malaria o abitate dai roditori col loro corredo di tifo, leptospirosi e via dicendo, a predicare pace e rispetto anche per loro.

Cari vegani, anche il vostro credo non è privo di dubbi e incongruenze, e questo dipende dal fatto che il Paradiso terrestre non esiste, almeno in terra, e la vita è un faticoso percorso alla ricerca di criteri accettabili e, nei limiti del possibile , etici, di sopravvivenza, uno dei quali, direi tra i fondamentali, è la tolleranza verso chi la pensa diversamente. (da Lucia polifaga)