Il prof. Raffaele Giannetti, recentemente ascoltato nel nostro salotto culturale, dove ha presentato un interessante excursus su
Italo Calvino, ha scritto un curioso e sapido libro che ha intitolato Lemmi e dilemmi ( Dall’armadio allo zufolo).
L’autore si interroga : qual è l’origine di un nome? La domanda non è peregrina, perché è vero che esistono molti dizionari
etimologici, ma Giannetti sceglie una strada diversa, inusitata e insieme ricca di spunti, ricerche e spigolature.
E’ un giocoso ordine alfabetico, una ragnatela di pensieri, un errare personalissimo tra metatesi, paretimologie, cioè
etimologie fantastiche che forse faranno arricciare il naso agli studiosi, ma che nondimeno restano decisamente affascinanti.
L’autore intende dirci che il significato originale delle parole non sempre è scientificamente appurabile, e che spesso le etimologie si rifanno a usi e costumi, fatti storici spesso piegati allo scopo, o inventati per dar ragione di certe conclusioni.
Ricercando possibili etimi solo in via formale, tecnica, si corre il rischio di dar vita a fantasmi, meglio è osservare il percorso di
una parola, il suo passare da un ambito ad un altro attraverso le metafore e le sinestesie, ed anche l’uso che ne ha fatto la lingua popolare.
Giannetti sceglie solo poche parole e ne ricerca l’origine nel quotidiano, spesso in conflitto con studi scientifici e paludati e ne
arricchisce il percorso con riferimenti musicali, letterari, pittorici e storici, tratti dalla sua vasta cultura. Assai gustosa è la nota al verbo ‘stupire’, messo in relazione col ‘diventare di stoppa’, che bene spiegherebbe il verbo latino ‘stupeo’…è un’etimologia ad orecchio, sostenuta nientemeno che da Giacomo Leopardi.
In conclusione il metodo di Giannetti non è detto che sia infondato, anche se non formalmente tecnico, certamente è
assai arguto e divertente.