L. Borriello, A. Capuzzi, M.R. Del Genio, LEV, Città del
Vaticano 2023
I curatori del volume non sono nuovi a lavori sulla mistica, di cui si sono occupati in varie opere sul tema. In particolare di L. Borriello ha accumulato esperienza e competenza che gli consentono di affrontare simili temi in quanto Priore Provinciale della Provincia Napoletana dei Carmelitani Scalzi, docente di Teologia Spirituale presso la sezione S. Tommaso della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli Capodimonte, nonché di teologia mistica e di storia della spiritualità al Teresianum in Roma, consultore presso la Congregazione delle Cause dei Santi e quella per gli Istituti di Vita Consacrata. È autore di numerosissime opere sui temi della mistica e della spiritualità, tra le quali: Esperienza mistica e Teologia mistica (LEV, 2008), Breve storia della spiritualità cristiana (con Raffaele Di Muro, Ancora 2013); Dizionario dei fenomeni mistici cristiani (Ancora, 2014).
Il libro più recente, che presentiamo, raccoglie gli atti del VI Convegno Internazionale di Mistica Cristiana, svoltosi ad Assisi nei giorni 8-9 settembre 2022. Si inserisce nella collana di studi mistici pubblicati dalla LEV a partire dal 1995 in quanto “Esperienza e fenomenologia mistica”. (primo volume: Walther Tritsch, Introduzione alla mistica. Fonti e documenti), arricchita da contributi che offrono un profondo percorso di analisi sul tema, con l’obiettivo di dare un nuovo
impulso al dibattito sulla mistica cristiana, senza trascurare il Magistero pontificio, soprattutto degli ultimi papi e di Papa Francesco con la sua attenzione ad una mistica che guarda i poveri e non esclude quanti sono fuori del recinto ecclesiale, vivono vite sregolate, manifestano indifferenza per qualsivoglia elaborazione dottrinale.
Il lettore non troverà esaltate nel libro le esperienze eccedenti della mistica come l’immaginazione e la narrazione della cultura dominante tendono a presentare alludendo alla prossimità tra mistica e tutto ciò che è fantasioso e irreale. Più semplicemente la mistica viene presentata come l’ambito “della Grazia gelosamente custodita nell’anima” (Paolo VI). Di conseguenza, lungi dall’essere spaventato dalle altezze sovrumane di esperienze spiritualmente elitarie, egli può scoprire il significato più feriale della parola mistica, quella del quotidiano che riguarda tutti coloro che vivono una qualche forma di spiritualità perché
avvertono l’esigenza di mettersi in rapporto con un Essere più grande su cui poggiare la loro vita. Col Cristo questa profonda esigenza universale ha aperto due autostrade imprescindibili che è possibile a tutti percorrere: l’amore di Dio e del prossimo.
Nel libro oltre ad approfondire la ricostruzione storica e lo scavo teologico delle intuizioni di K. Rahner e H.U. von Balthasar, ci si interroga sul futuro della mistica. Che si profila sempre più incarnata nella spiritualità popolare nella quale lo Spirito riversa dono inattesi e sorprendenti di fede. In fondo la mistica che i curatori ci presentano si avvicina a quanti
riconoscono di essere amati, ovvero, come disse Giovanni Paolo I: “Siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E’ papà; più ancora è madre. Non vuole farci del male; vuole farci solo del bene, a tutti”. Mettendo in chiara evidenza questo passo, i curatori danno una impronta ‘materna’ alla loro visione della mistica (contribuisce anche il timbro femminile di M.R. Del Genio?), come ascolto di un appello all’interiorità, recupero di una prossimità empatica e di un’armonia troppo spesso smarrita.