Che fare?

Marzo 2023, Italia : due tormentoni si dipanano e si intrecciano in volute e spirali terribili come quelle che avvolsero Lacoonte e i suoi figli, colpevoli di aver cercato la verità, di aver dubitato del magico cavallo apparso sotto le mura di Troia. Due litanie si ripetono ogni giorno e si fronteggiano : la destra, che si dice al lavoro per contenere l’immigrazione indiscriminata, la sinistra alla ricerca dei colpevoli delle stragi di stato, ma, senza proposte per la collocazione dei migranti giustamente salvati dalle acque. Sono due onde sonore, col loro repertorio sempre uguale, ripetuto nei social, sui giornali, tra la gente, che avviluppa la verità in una matassa inestricabile, ma non c’è un Lacoonte che ci metta in guardia contro i facili giudizi, i proclami, le esternazioni contro gli avversari politici, che ci induca a riflettere, invece di azzannarci reciprocamente.

Vediamo : il Pakistan è una repubblica islamica assai vasta, uno dei paesi più popolati al mondo, afflitto da instabilità sociale, miseria diffusa, dove la metà della popolazione è intorno ai 20 anni, con un’economia agricola di stampo feudale, dove la legge la fanno i capi tribù, e dove solo un quarto della popolazione è economicamente attiva. Dell’Afghanistan pensiamo di sapere tutto e siamo giustamente turbati dalla terribile dittatura talebana, ma forse non tutti ricordano che questo paese povero, senza speranza, riceve dall’UE forti aiuti economici, che, a questo punto, mi piacerebbe sapere come vengono utilizzati.

L’India sta un po’ meglio, ma la sovrappopolazione rende la povertà ugualmente spaventosa, per non parlare del trattamento riservato alle minoranze di ogni tipo. Insomma, questa parte del mondo è una polveriera, munita pure del nucleare, dove milioni e milioni di persone stanno male e desiderano un luogo migliore per vivere. Ma non tutti tentano la sorte verso il più fortunato occidente, e allora vorrei sapere qual è la tipologia di chi fugge da queste terre, visto che il reddito pro capite oscilla tra i 400 e i 2000 dollari e che certo non basta per pagare gli scafisti, per non parlare dei 3000 km da superare per arrivare in Turchia…L’Iran  è un territorio immenso, come lo attraversano…? E ancora, se in questa martoriata parte del mondo la popolazione sotto la soglia di povertà si aggira tra il 20% e il 40%, cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro? Come fronteggiare questa emergenza?

L’Inghilterra, con un premier di origini indo-africane, non per dire altro, salvo che evidentemente non si tratta di un rifiuto di stampo razzista, ma del timore di un’invasione, l’Inghilterra, dicevo, si è blindata e ha preso accordi con la Francia per nuovi centri di ‘ accoglienza ‘ al di qua della Manica, centri destinati a diventare più simili a campi di concentramento, con la gente stipata, senza prospettive, facile preda di corruzione e degrado…L’Europa ha paura, come non capirlo? E noi, in Italia, tutti d’accordo, una volta tanto, nel dire che ci aspettiamo una redistribuzione equa dei migranti, nel dire che l’Italia è solo il confine Sud dell’Europa, e che basta rivedere il trattato di Dublino…

Mah, il problema è molto più vasto, a lungo termine, l’Europa è piccola, antica e fragile …cosa sarà di lei?

LUCIA POMPEI