Laboratorio per l’Arte Contemporanea, 14 luglio/14 novembre 2022
Il 4 gennaio 2023 si sono compiuti 120 anni dalla nascita di Giovanni Melarangelo, artista teramano di straordinario fervore creativo alimentato dall’apertura agli orizzonti europei e direi internazionali, flessibile alle metamorfosi espressive. Teramo lo ha giustamente ricordato con una mostra antologica che ripercorre le diverse fasi della sua pittura, da quella iniziale da autodidatta dedito soprattutto a rappresentazioni figurali e paesaggistiche, a quella di stampo verista sotto l’influsso del maestro Scarselli con l’attenzione rivolta agli umili e agli ultimi, a quella dall’ispirazione impressionista e simbolista influenzata dalle suggestioni delle avanguardie come Degas e Picasso della fase blu con immagini del circo e dello spettacolo, fino a quella metafisica in cui il tratto si alleggerisce della sua consistenza materica e acquista levità.
Metamorfosi formale ma sostanziale uniformità di poetica, quella della ricerca della verità espressiva in qualunque modalità e tempo si manifestino nella realtà circostante, nell’aderenza alla sua ricerca di visione interiore rimasta in fondo sempre legata alla sua terra d’origine.
“Un artista di straordinaria integrità, di profonda coerenza morale e di fervida fedeltà alla sua terra: è questa l’immagine che resta viva negli occhi e nella memoria dopo un incontro con l’arte e con la vicenda umana di Giovanni Melarangelo”, così lo “dipinge” Mario De Micheli, in un saggio che accompagnò la mostra da lui curata nel 1990 nella Pinacoteca Civica di Teramo.
Contemporaneamente al percorso di evoluzione artistica, si svolgeva quello di maturazione politica con la scelta di un partito d’opposizione radicale quale era allora il Partito Comunista, in conformità con l’ adesione ad una linea di arte di opposizione, come era quella degli artisti romani Scipione e Mafai o di Carlo Levi, del “Gruppo del sei”, o di Sassu e Birolli, del gruppo milanese “Corrente”.
Di notevole spessore, dunque, il profilo e l’esperienza di questo artista per Teramo, non solo per il valore della sua produzione in sè ma anche e soprattutto per la forza trainante verso una cultura extra locale e super nazionale, che ha legato una piccola città di provincia alla realtà delle grandi.