Per la mia generazione, cronologicamente parlando, la prima investigatrice televisiva non è stata Jessica Fletcher, alias la compianta Angela Lansbury, amabile Signora in giallo della tv americana, che con le sue avventure dalla metà degli anni ottanta – repliche a parte – ci ha tenuto compagnia per oltre un decennio. La nostra prima eroina, “nostra” per chi ama il genere poliziesco, è stata un’attrice di varietà, ex ballerina e anche grande interprete drammatica di teatro: Lauretta Masiero.
Verso la metà degli anni Sessanta fu infatti protagonista de Le avventure di Laura Storm, serie quasi rivoluzionaria per l’epoca perché per la prima volta a investigare su furti e delitti non è un uomo, bensì una donna giovane, bella, colta, libera e indipendente, appunto la giornalista Laura Perrucchetti, che con lo pseudonimo di Laura Storm (nomen omen) firma i suoi articoli su L’Eco della Notte. Il direttore del giornale, che è pure il suo fidanzato (a interpretarlo fu Aldo Giuffrè) vorrebbe che lei si occupasse solo di moda ed eventi mondani, ma Laura ama l’avventura. Esperta di judo e karate, discipline cui fa spavaldamente ricorso per tirarsi fuori dai guai, la nostra eroina preferisce scrivere e occuparsi di “crimini e misfatti” per cercarne i responsabili.
Si tratta di storie semplici, nate comunque per essere la risposta femminile al più famoso poliziotto televisivo del tempo, il tenente Ezechiele Sheridan. Non a caso Laura Storm, quando entra in azione, indossa un ampio impermeabile simile a quello che rese famoso Ubaldo Lay nei panni del detective americano. La serie televisiva fu trasmessa in due cicli di quattro puntate ciascuno sul primo canale RAI tra il 1965 e il 1966. La regia era di Camillo Mastrocinque, ideatore del progetto insieme a Leo Chiosso. Delegato alla produzione era Andrea Camilleri, futuro padre del Commissario Montalbano, che quasi contemporaneamente curava la messa in onda delle inchieste del Commissario Maigret, quello insuperabile di Gino Cervi.
Penso inoltre che molti dei miei “diversamente giovani” coetanei ricorderanno ancora la sigla finale Ancora una volta pericolosamente di Chiosso-Dorelli interpretata da un giovane Fausto Leali. Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, divertirsi con semplicità e dare un’occhiata nostalgica al “come eravamo”, Le avventure di Laura Storm sono disponibili nella sezione Teche di Raiplay.