Da qualche tempo su Face Book c’è una bella pagina sul mondo della scuola, è datata 2015, e contiene molte riflessioni, come dire? illuminanti, che mi sembra giusto riportare, almeno in parte, visti i continui attacchi rivolti ai professori, colpevoli per molti ‘esperti’ dei problemi scolastici delle malefatte più bieche. La prima : è d’uopo ricordare che l’insegnante si trova in una stanza, spoglia, con circa 25 persone, di cui almeno 20 non hanno nessuna voglia di essere lì.
Le altre : i genitori sono spesso incavolati con i figli, i figli sono spesso incavolati con i genitori, e, infine, genitori e figli sono spesso incavolati con i professori che non mettono, a loro modo di vedere, i voti giusti.
Il malcapitato docente, da parte sua, cerca di insegnare, a volte per 5 ore di fila, tra congiuntivi sbagliati, verbi presi a calci, sintassi torturate, tabelline ignote, nazioni scomparse dal mappamondo…e poi deve rispondere a quesiti di ogni genere, e tutto ok se sono domande di cultura, il guaio è che la più gettonata è : posso andare in bagno?
E già, perché tra i diritti inalienabili dei ragazzi c’è una colazione diffusa, spalmata sulle varie ore, con abbeveramento continuo e conseguente svuotamento uretrale.
E se non bastasse tutto questo, ci sono pure le tragedie, le lacrime degli alunni più fragili, versate per problemi di cuore o per almeno una ventina di altri motivi, e, dulcis in fundo, c’è il bullismo, vera piaga sociale, che spesso è rivolto pure agli insegnanti, colpevoli di aver rimproverato qualche teppistello, e se il povero ragazzo torturato è mingherlino niente paura, basta una telefonata ed ecco arrivare il padre nerboruto, con esiti letali…
Questo il quadro di fondo, diciamo il panorama, e su questo dovrebbero agire i docenti ‘ intelligenti e sensibili ‘ per ‘ stimolare ed incuriosire gli alunni più deboli, o solo più annoiati.
In breve, dovrebbero bandire la lezione frontale, il nozionismo, ed inventarsi ogni giorno tecniche nuove, strategie, naturalmente con la bacchetta magica, perché i soldi per supporti e materiali didattici stanno a zero.
Ricordiamoci inoltre che non è per niente facile definire il ‘nozionismo’, concetto che fa orrore ai nostri sociologi ed esperti vari, che ne parlano come di un vergognoso retaggio del passato.
In realtà, è sempre da condannare? E come si può imparare uno strumento senza il noiosissimo solfeggio? Come bandire dalla storia, dalla letteratura, nomi e date, senza perdere il bandolo dello sviluppo delle civiltà? E si potrebbe continuare ad libitum.
La creatività, parola magica che assolve e spiega tutto, che condanna ogni altro sistema educativo, è un’arma a doppio taglio…e si vede ; viviamo in questi anni tra gente molto, molto creativa…che però vive maluccio, non ha mai ‘sgobbato’ ( oh, l’antica e nobile parola! anzi, participio passato ! ) però ha obbedito ai propri impulsi del momento, magari di breve durata, o di basso profilo, invece di accettare le opportunità offerte dal mondo reale, scelte forse meno fantasiose ed appaganti, ma sicuramente più concrete e realizzabili.
Lucia Pompei, felicissima prof pensionata