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Siamo ad uno snodo senza precedenti per il salto di qualità in sanità: dopo due anni drammatici abbiamo tante risorse e pronti impianti di riforme, ora però dobbiamo correre. La marea di stanziamenti, assicura il ministro Roberto Speranza, presente mercoledì 8 giugno da remoto al convegno teramano (I valori del Ssn e le sfide della pandemia organizzato da Asl e Fiaso) tocca anche la nostra regione attraverso una parte dei 625 milioni annunciati per tutto il Sud, per mezzo del Pon per la salute, misura europea che – prosegue il ministro – ha intenzione di ridurre le diseguaglianze tra Nord e Mezzogiorno. La cifra in ballo prevederà screening oncologici, consultori, salute mentale e diverse altre cose.   

Per Confartigianato Teramo la situazione del lavoro, soprattutto dei giovani, è tragica. Confindustria invece teme che, in prospettiva salario minimo, senza manodopera ristoranti e hotel possano iniziare a chiudere e si ritorna sul cuneo fiscale, la pesante tassazione che le imprese devono affrontare nelle buste paga dei lavoratori, decurtando un sostanzioso potere d’acquisto. Bisogna lanciare un messaggio importante rilancia Luciano Di Marzio, presidente di Confartigianato Teramo. Si dice molto preoccupato perché nota che molti giovani non vogliono imparare il mestiere: Nei miei corsi di formazione vedo solo qualche parrucchiere ed estetista e basta, niente più. 

Tra i vissuti dei precari teramani spiccano anche storie con l’happy end. Non solo sudore, paghe minime, lavoro tutta la settimana, ma anche, come è capitato a Renato Scarselli da Teramo, strappare finalmente un contratto a tempo indeterminato dopo anni e anni di precariato e stagioni estive presso ristoranti in zona ma anche fuori, come a Torino. Il Teramano ha 43 anni e solo quest’estate ha potuto finalmente coronare il suo sogno di addetto della sala da Zunica 1888, il noto ristorante gourmet di Civitella del Tronto: Addirittura domenica sera erano presenti turisti americani e diversi russi, i primi fuori nel dehors, i secondi nel grottino all’interno. Tutto è filato liscio; – aggiunge – “sono orgoglioso di lavorare qui, in un sito di pregio. Da anni rincorrevo questo sogno”. A presentare i piatti molto elaborati di alta cucina gli viene in soccorso il suo eloquio, qualche verso di un filosofo greco anche, perché no: Del resto ho compiuto i mei studi al Classico e sul posto di lavoro m’aiuta tantissimo. 

A chi piace stare sul divano? I nostri ragazzi non sono scansafatiche – attacca il segretario provinciale Filcams Cgil, Mauro Pettinaro – solo non vogliono più essere sfruttati. Il lavoro stagionale così langue, mancano bagnini, baristi, camerieri, receptionist con il terrore del part time (cosiddetto involontario perché imposto) e tante ore da svolgere dietro tavoli e banconi. E paghe da fame. I giovani che si presentano ai colloqui non vogliono più credere alle favole, soprattutto dopo il Covid: Difatti – prosegue il sindacalista – ho notato un atteggiamento psicologico molto diverso dopo la pandemia, non si è pronti ad accettare qualsiasi cosa e scatta così la rinuncia

I quotidiani controlli sui cantieri si stanno facendo sempre più severi. Parola dell’assessore comunale Maurizio Verna. E non mancano nemmeno le conseguenti sanzioni amministrative a chi procura rumore alle prime ore del mattino (a volte iniziano alle 6.45, spesso alle sette, disturbando il sonno e la quiete ai residenti del centro) e a chi occupa spazi con camion ed altri mezzi alcune volte abusivamente, senza le dovute autorizzazioni, e quindi senza preavviso scatenando le reazioni inviperite dei commercianti. Problemi si registrano anche con i parcheggi, già decurtati per altre vicende, ora sempre meno numerosi per far spazio ai lavori del 110. Le pattuglie della Polizia locale negli ultimi giorni sono sempre più presenti sui siti interessati per far rispettare le norme. 


Sempre più teramani, almeno tre su dieci, ricorrono alla cremazione per sfuggire al vortice che si crea con i funerali che qualcuno non può più permettersi, visti i tempi di crisi, e con l’iter all’interno del cimitero, una filiera piena di insidie e oneri non più sopportabili per molti. Ormai, tra cremazioni ed anche inumazioni si è arrivati al 30% delle scelte totali – spiega Paolo Di Berardino delle Pompe funebri Rocci. – Negli ultimi anni le concessioni cimiteriali sono cambiate molto, tutti i Comuni hanno capito che possono diventare un business per le entrate di cassa, così hanno stilato regolamenti di Polizia mortuaria vendendo loculi per 30 anni. Sappiamo bene tutti che una salma in quest’arco di tempo non si mineralizza, non si consuma, pertanto dopo si dovrà applicare un rinnovo; insomma alla fine il loculo verrà venduto due volte, chiarisce Di Berardino.   


È sempre un mestiere che a Teramo rende e che può occupare tutta la giornata per una richiesta che da decenni non ha visto cali, assicurando soprattutto un buon reddito. Quello del tatuatore è un lavoro giovane, fatto da giovani, e a sentirli non proprio banale ma intriso di filosofia, di etica dell’immagine, e pure di empatia, difatti non tutti acconsentono a disegnare sulla pelle ciò che il cliente vuole, qui non è come in altre parti che ha sempre ragione. Spesso – spiega Andrei Smadoi di Andrei Tatoo Studio di Piano d’Accio – diffidiamo quando ci chiedono tatuaggi recanti nomi di partner e cerchiamo di convincerli: in caso di rottura sono in molti a farselo correggere. Stessa cosa per i simboli politici. 


Il clima è quello di grande sconforto.
Siriano Cordoni, medico di famiglia, racconta le impressioni di suoi assistiti quando parla di liste di attesa, dei ritardi negli esami diagnostici, negli screening e nelle visite ambulatoriali. I pazienti ormai accettano tutto ciò in maniera passiva e fanno tutto il possibile per rivolgersi ai privati. Una sconfitta della sanità pubblica che non riesce più a fornire una risposta immediata alle patologie dei cittadini: mediamente si attendono dai 3 ai sei mesi per un esame e si rischia di arrivare più a lungo con la diagnosi. Cordoni addebita quasi tutto alla burocrazia: Se telefono al privato immediatamente mi fissano un appuntamento. 


Bus navetta che colleghino il mare al capoluogo, molto social e web, iniziative culturali e festaiole in crescita, e chiaramente apertura dello Iat, l’ufficio del turismo di Via Carducci. Con l’aggiunta della notte dei saldi che i commercianti di Corso San Giorgio s’apprestano ad organizzare. Questa è la bussola dell’assessore comunale Antonio Filipponi che vuole confermare i numeri record ed in crescita delle presenze turistiche dell’anno scorso in città, decine e decine di migliaia, con il sold-out delle strutture ricettive ad agosto ‘21: Non sapevamo dove spedire gli artisti. Quest’anno faremo di più, assicura Filipponi.