Un sacrificio troppo lungo / può rendere il cuore duro / oh, quanto basterà? / Questo compete al cielo, a noi compete / mormorare nome su nome /come una madre nomina il figliolo / quando il sonno è infine sopraggiunto / su membra prima inquiete. / Cos’è se non il calare della notte? / No, non la notte ma la morte. / E fu inutile morte alla fine? /…Conosciamo il loro sogno; basta sapere che hanno sognato e sono morti. / E che importa se il troppo amore / li sconvolse finchè morirono? / Mc Donagh, Mc Bride, / E. Connolly e Pearce / ora e in futuro / ovunque si indossi il verde / sono mutati, completamente mutati. / Una terribile bellezza è nata… ( IV strofa di Pasqua 1916 )
Sono i versi della IV strofa di Pasqua 1916, un componimento poetico tratto da una raccolta di poesie di William Butler Yeats (1865 – 1939). Yeats nasce a Dublino e trascorre la sua vita dividendosi fra Dublino e Londra; trascinatore del movimento culturale irlandese noto come Celtic Revival, si distingue subito in ambito letterario per i suoi componimenti in versi molto curati, sognanti ed intrisi di misticismo celtico. Vissuto a cavallo fra l’Ottocento ed il Novecento, il poeta irlandese abbraccia nella sua vasta opera due periodi letterari fortemente dissimili, dimostrando una capacità di rinnovamento tale da essere considerato, nella storia della letteratura inglese, poeta di pari importanza in due periodi letterari, in due tipi di stile chiaramente antitetici.
Dopo la produzione giovanile, Yeats abbandona l’estetismo iniziale per dare alla lingua un tono più consapevole soprattutto della realtà e della drammatica situazione irlandese; ne sono testimonianza Easter 1916 e Sailing Bysantium, stupendo poema tragico sulla rivolta irlandese. Lo stile di Yeats della seconda maniera è sobrio, essenziale, quasi prosastico e i frequenti contatti con Ezra Pound non mancano di far sentire il loro affetto.
Nel 1923 viene insignito del Premio Nobel per la Letteratura e, in età matura, si dedica allo studio dell’occultismo e di dottrine misteriose, rimanendo attivo fino agli ultimi giorni di vita.
Nel 1913 la Gran Bretagna garantisce all’Irlanda l’autogoverno, ma l’accordo viene sospeso dopo lo scoppio della prima guerra mondiale.
Il giorno di Pasqua del 1916 i nazionalisti irlandesi organizzano a Dublino una massiccia protesta per l’indipendenza; la rivolta si protrae per cinque giorni ma è soffocata dall’esercito britannico ed i suoi leaders condannati a morte. La repressione culmina con l’esecuzione del capo dei rivoltosi Patrick Pearse. Gli eventi turbano profondamente Yeats che ha sempre creduto nella trattativa non violenta per ottenere l’indipendenza. Ora è costretto ad ammettere che tutto è cambiato, che un evento tragico ma glorioso ha avuto luogo; in Easter 1916 la sua nuova presa di posizione è enfatizzata dal verso Una terribile bellezza è nata, verso che chiude anche tre delle quattro stanze del componimento.
Il poeta elenca i nomi di alcuni patrioti e inneggia al verde che, insieme con l’arpe celtica e il trifoglio caro a San Patrizio, è anch’esso simbolo dell’Irlanda.
L’immagine sopra rappresenta una statua di Yeats a Sligo, Irlanda