Buona Pasqua con i versi di Mario Luzi

In me,
nel cuore mio profondo,
nel punto
imo ed intestino,
equo da ogni possibile distanza,
ivi, nell’ombelico
del tempo dal principio
fu in un grido
detto il verbo crucifige,
me ne affliggo e me ne escrucio,
l’onta non si cancella, brucia,
l’abominio non ha rimedio.
Se non che
meravigliosamente
trasalì
nell’ignoto sole
il grido resurrexit
ed era ancora
in me, nel punto
cruciale del mio grembo
che avveniva il bene e il male.