Tra le Donne che hanno segnato il ‘900, polarizza l’attenzione la figura di Sophie Scholl , cuore della Rosa Bianca. Ella è davvero giovane, eppure non le mancano affatto la forza e la capacità di fronteggiare il suo tempo segnato dal Nazismo. Ma chi conosce questa Antigone del ‘900, quando i libri di Storia dedicano pagine e pagine ai tiranni e agli autori di stermini indicibili, senza avvertire il benché minimo dovere di raccontare la vera “macrostoria” di figure luminose come quella di Sophie, ma anche di suo fratello Hans e dei componenti della Rosa Bianca?
Questi giovani, con Sophie a capo, non hanno temuto di morire, pur di portare avanti, con granitica forza interiore, l’audace attività di Resistenza, non armata, ma pacifica. Essi diffondono idee contrarie al potere tirannico con parole comuni e comprensibili a tutti, stampate su semplici volantini per denunciare il governo tedesco, ovvero il partito che pianificava il controllo di ogni mezzo di informazione, le armi, la polizia, le forze armate, il sistema giudiziario, ingannando e annientando le coscienze di chi non si accorgeva della politica superomistica del Fuhrer e dell’affermarsi di un ”gergo” noto solo ai cultori del regime.
Sophie lotta contro l’ingannevole subcultura nazista piena di pregiudizi e altamente discriminante anche verso le donne. E’ sua la frase: Se adesso qui mi venisse incontro Hitler e avessi una pistola, lo ucciderei. Se non lo fanno gli uomini allora deve farlo una donna. Ecco la tempra di vera Antigone! Ecco “La forza della debolezza”, come suggerisce il titolo dell’interessante libro scritto da Giulia Paola Di Nicola! La sua arma è la Parola, specchio di verità sentita e vissuta.
Sophie è testimone della “storia” vera che si fa strada a partire dall’azione intelligente della Rosa Bianca sempre più assetata di Giustizia, di Uguaglianza e Libertà, valori intramontabili ed irrinunciabili di ogni tempo. Si tratta di una rivolta ideologica aperta, quella che la giovane Sophie con i suoi adepti porta avanti, considerata da Hitler sicuramente una seria minaccia al suo piano di dominio assoluto su tutto e su tutti, tanto che solo la morte può narcotizzare la mente e far dimenticare. Di fronte ad un piano hitleriano così perverso, la Resistenza di questi giovani diventa ancora più tenace e lucida fino alla fine: una lezione di vita.
E’ un dovere conoscere Sophie Scholl, definita la donna più significativa del XX secolo, annoverata tra i “Giusti” della Grande Storia. Studiandola, si respira un monito: proprio quando si è deboli si può diventare forti, come lei, che dietro l’aspetto giovane nasconde la grandezza di una donna matura, consapevole delle conseguenze delle sue scelte, coraggiosa e serena nell’affrontare persino la ghigliottina. A noi raccoglierne i più alti insegnamenti.
Luisa Campanelli