Dalla vostra Lucymovie : Freaks out , regia di Gabriele Mainetti
Gabriele Mainetti, già attore, musicista , autore di cortometraggi, abbiamo imparato a conoscerlo col suo primo, fortunatissimo film “ Lo chiamavano Jeeg Robot”, dove il protagonista diventa un eroe proprio come nei manga giapponesi, grazie a dei superpoteri di cui si ritrova investito.
La moda dei supereroi viene dritta dritta dagli Stati Uniti,fin dai tempi di Superman per arrivare all’oggi, con Black Widow e una nutrita folla di altri straordinari personaggi, ma, attenzione , in America si tratta di blockbuster pieni di cazzotti,sventagliate di proiettili ,esplosioni nucleari ,per spettatori adolescenti con la bocca piena di patatine e di arachidi…
Mainetti invece ricicla questo materiale e lo trasporta nella sua Roma, e stavolta, con ‘Freaks out’, opera seconda, addirittura nella Roma del ’43, nel periodo più nero, con bombardamenti ad ogni angolo e gli ebrei arrestati e stipati sui treni della morte.
Ma la genialità del regista sta nel fatto che questa cornice tragica si sposa perfettamente con le vicende di quattro guitti circensi, tutti con vistose anomalie fisiche, Freaks,i mostri, appunto, i fuori di testa, che, rimasti senza circo e senza il loro saggio ed amato capo, cercano di sopravvivere tra i mille guai di una città in guerra.
I pericoli sembrano senza fine, tedeschi, bande di partigiani esaltati, la fame, i rastrellamenti dei nazisti, ma le loro mostruosità, le stesse che in tempo di pace suscitavano schifo e disprezzo tra i cosiddetti normali, li portano fortunosamente all’apoteosi finale : finalmente si rendono conto di essere ‘umani’ come e forse più degli altri, perché hanno creduto nell’amore e nella speranza di un futuro migliore.
Il film è interessante e godibile per tutti, ma le citazioni sono delle vere godurie per i cinefili : la ragazza elettrica somiglia tanto alla Dorothy del mago di Oz, il circo è assai felliniano, come anche le tettone di certe cameriere, ed il buon Fulvio, completamente sommerso da una fitta ipertricosi, è, in fondo, il possente gigante della favola ‘ La Bella e la Bestia’.
Aleggiano i film di Tim Burton, aleggiano la Marvel e la Disney,infine aleggia Chaplin col suo ‘ Grande dittatore’, rivisitato nella figura del nazista Franz, pazzo e infantile che, novello Orco delle favole,tortura i suoi prigionieri nel tentativo di ottenere esseri perfetti ed invincibili…
Molta carne al fuoco, come vedete, ma cotta a puntino, in salsa surreale e colorata, assolutamente da vedere.