M. Bartolini, Non ti scordar di te. Raccolta di poesie 1996-97-98, Albatros, Roma 2021
Il titolo di questa suggestiva raccolta di poesie di Mabel Bartolini potrebbe a un primo momento trarre in inganno il lettore e condurlo a una interpretazione affrettata. Non ti scordar di te – questo è il titolo dell’opera – potrebbe apparire quasi una esortazione individualista. In realtà esso è un invito alla riflessione interiore e al raccoglimento come stimolo a comprendere meglio se stessi, cercando di non farsi travolgere dal caos della vita e da tutte le sensazioni e emozioni che esso suscita.
Le tematiche affrontate in questa raccolta sono prettamente di tipo esistenziale e toccano almeno tre dimensioni fondamentali, ovvero l’amore, lo scorrere del tempo e gli affetti. Fin dalla poesia d’esordio, s’instaura una sorta di dialogo con le stelle, che possono rappresentare sia speranze deluse, come ad esempio quelle cadenti, sia punti di luce che danno fiducia al navigatore, letteralmente stelle polari che ci guidano nel viaggio della vita. Il riferimento alle stelle, compiuto in diverse poesie, ci riporta alla mente una frase di Carlo Dossi il quale diceva che “Fra molecola e molecola passa la distanza che passa fra stella e stella”. Dunque nell’infinità dello spazio è racchiusa la stessa complessità che s’incontra nelle piccole cose della vita quotidiana. Così il rivolgersi spesso all’infinito dello spazio crea un rapporto terra-cielo, il quale dà vita a un dialogo che sembra tenere insieme il mondo fisico e quello metafisico.
Un tema ricorrente nella poesia di Mabel Bartolini è quello dello scorrere del tempo che non si può più afferrare. Ciò però non si traduce in un atteggiamento arrendevole e pessimista, ma spinge la poetessa a comprendere l’importanza del presente e del tempo che rimane per provare ancora a ripartire e ricostruire, sia nella vita che nell’amore, per far sì che esso sopravviva allo scorrere del tempo. Talvolta, tuttavia, porsi dinnanzi al tempo che scorre può generare un forte senso di ansia e angoscia che in alcune liriche assomiglia a un peso nel cuore. È qui che entra in gioco l’importanza della solitudine, che non viene ad essere una dimensione di sconforto ma diventa un momento di riflessione interiore che aiuta a recuperare una forte consapevolezza e la forza di volontà grazie alla quale l’ansia e le angosce vengono curate con la speranza.
Ecco che allora Non ti scordar di te viene ad assumere una significazione più profonda, che assomiglia di più a un momento di autocoscienza utile a non farci dimenticare chi siamo, a non lasciarsi andare e a conservare lo spirito energico della giovinezza per continuare a inseguire i nostri sogni. Ciò rende la lettura di questi veri un viatico per riconnettersi meglio a ciò che ci circonda.