Una pervinca…per Vinca

Una pervinca…per Vinca

Una pervinca…per Vinca,  un gioco di parole, un fiore all’occhiello che D’Annunzio, l’immaginifico poeta, metteva quando si recava a  trovare Donna Vinca , discendente dei De Filippis Delfico, sposata giovanissima a Don Simone Sorge di Nereto.

Di lei bella, colta, raffinata e gentile s’invaghì D’Annunzio, la corteggiò intensamente senza ottenere nulla oltre una vera amicizia ‘intellettuale’: Donna Vinca Sorge fu la ‘musa’ del ‘cenacolo’ culturale a Nereto ospitando frequentemente nella sua casa il ‘vate’ e con lui il pittore Michetti, il musicista Tosti e altri personaggi di spicco che animavano il famoso Cenacolo di Francavilla.

A Nereto l’avita casa Sorge non è più la stessa, è stata trasformata e  una targa ricorda il ‘cenacolo’ di fine ‘800.

A Teramo,  il Design di Loredana Ioannoni renderà omaggio a Donna Vinca  mettendo in mostra, nel mese di luglio, vestiti d’epoca forse a lei appartenuti  gentilmente messi a disposizione dalla signora Rosella Massignani, pronipote della  ‘musa’ del cenacolo neretese, che conserva con amore documenti, lettere, telegrammi e soprattutto i ricordi della casa antica e le storie che la  nonna Fiorina, primogenita di Donna Vinca, le raccontava